Nessun pediatra vuol venire in Valle Peligna. Cade nel vuoto l’appello della Asl

Qualsiasi ambulatorio in qualsiasi sede, basta che non sia in Centro Abruzzo. E’ questo, in sostanza, quanto riporta la Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che ha voluto dare chiarimenti in merito alla crisi di pediatri che sta affliggendo il comprensorio peligno-sangrino. L’azienda sanitaria è da tempo al corrente delle carenze sulle prestazioni sanitarie specialistiche che vive il territorio. Infatti, la stessa Asl lo scorso dicembre aveva provato a giocare d’anticipo, portando all’attenzione del Comitato della pediatria aziendale la grave lacuna venutasi a creare nell’area distrettuale.

Ben prima, quindi, dei pensionamenti dei due pediatri operanti in Valle Peligna (avvenuti tra febbraio e marzo 2023).

L’azienda sanitaria, al momento del pensionamento del primo pediatra, ha inoltrato una pec a tutti i pediatri iscritti nella graduatoria regionale, la richiesta di disponibilità a ricoprire due incarichi temporanei in attesa della pubblicazione delle zone carenti (uno a Pratola Peligna e l’altro a Sulmona).

Contestualmente, è stata richiesta al competente Ufficio regionale la pubblicazione straordinaria di due zone carenti di pediatria, in quanto si riteneva necessario anticipare a dicembre la pubblicazione delle stesse e non aspettare il mese di marzo, come prevede la normativa; questo al fine di prevedere l’inserimento dei nuovi pediatri fin dal momento della cessazione dei due pediatri in quiescenza.

Appelli caduti nel vuoto. Nessuno, infatti, ha risposto alla “chiamata alle armi”, se così si può dire. In breve, nessuno specialista del settore vuol venire a operare nel territorio peligno. Una soluzione tampone è quella adottata con la Dottoressa Masciarelli, operante a Castel di Sangro e Pescasseroli, che ha assicurato la propria presenza anche negli ambulatori dell’area peligna, in attesa della imminente pubblicazione regionale delle sedi carenti.

17 Commenti su "Nessun pediatra vuol venire in Valle Peligna. Cade nel vuoto l’appello della Asl"

  1. E’ da anni che mi sto preparando per spostarmi definitivamente… Spero di riuscirci nel giro di qualche anno.
    Mi spiace valle peligna… ma dopo Popoli si apre un altro mondo…

  2. l'amante di Pratola | 3 Marzo 2023 at 16:53 | Rispondi

    E adesso chi li avverte i PD di Pratola? I professionisti non vogliono venire in Valle Peligna!!! Ma come l’avete ridotta questa bellissima zona?
    Mamma me’.

  3. Genitore incazzato | 3 Marzo 2023 at 17:16 | Rispondi

    Che significa non vogliono venire in Valle Peligna?!? Si proceda a sorteggio, chi non vuole venire, venga radiato. Altro che Ippocrate..

  4. Suvvia! Mettetevi nei panni di quel dottore della ASL1 che gli vanno a dire “devi lasciare i fasti e le luci dell’Aquila e trasferirti a Sulmona” oppure “lascia questa città e va’ in Val Peligna!”.. Onestamente, chi di voi lo farebbe di propria spontanea volontà?
    Siccome la pediatria è un servizio da garantire su tutto il territorio nazionale, anche nelle aree più lontane e tristi d’Abruzzo, io renderei il trasferimento obbligatorio e non opzionale! “caro dottore, piaccia o non piaccia, il tuo posto ora è a Sulmona: jamm’ mò!”

    • Calci in culo | 3 Marzo 2023 at 20:17 | Rispondi

      Ma infatti, sei dipendente della asl di un determinato territorio? Bene, ti mando dove serve a me asl! No che fai scegliere.

  5. Una ASL “sprint” come al solito, con un anticipo di “ben 2 mesi”, si parla di dicembre 2022 ma non si dice quale giorno dei 31 disponibili, anche noto come mese festivo e natalizio per tutti come anche negli uffici ASL (che non vuol dire nulla, ma che comunque incide), ma perché non muoversi ancor prima? Credo com’è, che si sapesse con largo anticipo degli imminenti pensionamenti.
    Ma non è forse che ha incidere sulla decisione di questi erroneamente e mal apostrofati “negati colleghi di Ippocrate” invece vi sia l’INCARICO TEMPORANEO DI “ben” DUE MESI?
    Chi pediatra, chi lavoratore, chi professionista, accetterebbe un incarico del genere, a spostarsi e lasciare il certo (qualunque esso sia e a qualunque titolo) per l’incerto?
    L’ASL ha forse dimenticato il calvario fatto passare ai genitori della Valle Subequana nel non lontano gennaio 2020, si gennaio 2020 quando all’avvenuto pensionamento della Dr.ssa Di Berardo Franceschina, condannò costoro a un servizio pediatrico di 1 (UNO) giorno a settimana dedicato ai loro figli? E che solo dopo ben 2 (DUE) anni ha aumentato a 3 (TRE) le presenze settimanali?
    Perché dagli uffici della ASL, ma anche della REGIONE ABRUZZO non si dice chiaramente quali TUTTE le carenze mediche e di servizi in tutte le aree della provincia a(n)q(u)lana? Perché qui il ricorso sempre a incarichi A GIORNATA se non A ORE!!! Quando si renderà questa vallata pari in dignità e servizi all’intera provincia? Sanno quali sono i cittadini che da anni stanno sempre dietro ai gioielli del più fedele amico dell’uomo, rispetto ai “più quotati e rispettati cittadini” del volatile dal becco adunco? Perché questo trattamento irrispettoso?
    E SOPRATTUTTO PERCHE’ NON VI SI VUOLE PORRE ” M_A_I” RIMEDIO?

  6. Cambiano gli addendi ma la somma è sempre la stessa… | 3 Marzo 2023 at 21:58 | Rispondi

    Perché siamo un paese in continua campagna elettorale…di conseguenza “ non devo mai scontentare il capoluogo…non devo mai scontentare i partiti che comandano…eppoi ogni tanto facciamo dei proclami:costruisco gli ospedali…metto la risonanza…poi sposto un paio di dottori…tanto anche se non è vero e non lo faccio chissenefrega…”…l’importante è che mi tengo stretta la poltrona per i miei interessi…questa è l’Italia tanto a chi importa del popolo bue?

  7. Sono motivazioni da far rabbrividire quelle dei pediatri che si rifiutano di curare i bambini della Valle Peligna o Centro Abruzzo (non si capisce bene la motivazione manco fossero mandati al confino).Qui non si sta scegliendo un luogo di villeggiatura e dal momento che hanno scelto di fare questo lavoro dovrebbero anteporre la salute dei piccoli pazienti a tutto il resto.Altrimenti hanno sbagliato professione .Sbagliato anche il fatto che la Asl non possa coprire le carenze di personale la’dove serve e che i pediatri possano rifiutare.Si tratta di bambini.Altro che terzo mondo!!!

  8. Ma l’hanno fatto o no il giuramento di “Ipocriti”?

    • In tutto questo cosa ne pensa l’Ordine??? Aspettiamo un loro punto di vista in merito. Dal punto di vista deontologico stiamo toccando lo zero.

  9. Diciamo che c’è un pò di confusione tra i lettori. Di fatto i pediatri, come i medici di famiglia, NON sono dipendenti Asl( qui si apre un altro capitolo) ma CONVENZIONATI ( una sorta di libera professione..) per cui danno le loro disponibilità in base alle aree carenti. Si vede che nessuno ha dato la propria disponibilità per questa zona, purtroppo (d’altronde ditemi chi di voi potendo scegliere, preferisce andare a lavoro a 70 km piuttosto che vicino casa).
    Il problema è un altro: la carenza dei pediatri ( come dei MMG) era prevista da anni, soprattutto nelle zone interne, ma non si è provveduto ad aumentare i posti per gli accessi alle specialità. Adesso a pagarne le spese sono i cittadini.. Speriamo bene.

  10. No sono i bambini i cuigenitori spesso non possono rivolgersi ai privati per problemi economici.Non si puo’ giocare sull’altro pelle.

  11. Scusate: sulla loro pelle.

  12. Protestare intasando il pronto soccorso con le prestazioni pediatriche poi vediamo che succede!
    In tutto questo il Sindaco del paesello che dice???cosa ne pensa? Era meglio la vecchia amministrazione.

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