Niente isola ecologica a Campo di Giove: la minoranza chiede spiegazioni

Rifiuti ammucchiati con la neve attorno a fare da cornice ad un caos che poco si addice a una località turistica come Campo di Giove, specie nei mesi invernali. Eppure dal 1 gennaio di quest’anno è entrata in funzione la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, ovvero la “porta a porta”, dopo l’approvazione del regolamento arrivata due anni fa. Insieme ad esse, inoltre, ci fu anche la convenzione e l’affidamento del servizio in house al Cogesa.

A denunciare le problematiche dell’organizzazione e del funzionamento della raccolta differenziata è stato il consigliere comunale di minoranza, nonché ex sindaco campogiovese, Liborio D’Amore. “Considerata la vocazione turistica di Campo di Giove – scrive D’Amore – la presenza di seconde case e la stagione invernale, si dovevano necessariamente individuare ed istituire puntuali stazioni ecologiche , vista la frequentazione discontinua del paese”.

Al momento, infatti, l’unica stazione ecologica temporanea si trova antistante ai locali comunali. A mettere il carico da novanta è poi l’inciviltà di coloro che lasciano rifiuti fuori dagli appositi secchi. La denuncia di D’Amore, inoltre, punta anche il dito sui così detti rifiuti ingombranti: “Chiedo all’amministrazione quali interventi intende intraprendere per l’eliminazione dei rifiuti ingombranti nella stazione ecologica. Perché non sono ancora state individuate stazioni ecologiche per un corretto e ordinato servizio?”

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