Niente medico sull’Ambulanza: per l’Alto Sangro chiesta assemblea pubblica a Pescasseroli

L’urlo per i propri diritti si espande come un’eco in Alto Sangro, privo per l’intero mese di maggio del personale medico a bordo dell’ambulanza, che viaggi con solo un autista e un infermiere. Alla richiesta di convocazione della Commissione Sanità simbolicamente a Pescasseroli, avanzata ieri dai consiglieri regionali Dem Pietrucci e Di Marco, ecco che arriva la proposta di un’assemblea pubblica da tenersi nel Comune Alto Sangrino. L’idea arriva da un polemico comunicato firmato dal Segretario CGIL L’Aquila, Francesco Marrelli, il Comitato Cittadini e Territorio Ponte del Giovenco, Silvano Di Pirro, e dall’Osservatorio Sanità Alto Sangro, Erminio Colantoni.

La richiesta è rivolata ai Sindaci e al Presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo, per convocare il summit alla presenza dell’Assessora Nicoletta Verì e del Direttore Generale della ASL1, Ferdinando Romano, per affrontare e risolvere definitivamente le problematiche sinora esposte. In caso contrario, i firmatari di dicono pronti alla proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero territoriale dell’intera area dell’Alto Sangro.

“Dopo gli ultimi cinque anni – si legge -, nei quali gli amministratori locali, la CGIL della Provincia dell’Aquila e i Comitati Civici Territoriali hanno tutti chiesto alla ASL1 Avezzano-Sulmona- L’Aquila il ripristino del servizio di emergenza/urgenza del 118 e della guardia medica turistica, per garantire alla collettività la concreta attuazione del principio costituzionale di parità e di uguaglianza dei cittadini e delle cittadine e la tutela effettiva del diritto alla salute di tutti e di tutte, non è più possibile il perdurare di tale situazione. La Sanità Pubblica è , infatti, un servizio fondamentale e irrinunciabile, anche e soprattutto per la crescita sociale ed economica del territorio. Eppure, proprio nel nostro territorio, i cittadini e le cittadine devono fare i conti con un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti, tanto da costringere alcuni di essi a pagarsi le cure altrove o, se non hanno risorse economiche sufficienti, a rinunciare alle cure”.

“Così stando le cose – conclude la lettera – è necessario procedere adesso, senza più aspettare, per affrontare in modo definitivo e strutturale le criticità che affliggono il nostro sistema sanitario e che in questi anni si sono manifestate con sempre maggiore gravità sul territorio e, in special modo, nell’Alto Sangro, visto e considerato anche che il periodo estivo è alle porte. Criticità che, senza un’attività di programmazione immediata, seria e concreta, rischiano di compromettere la salute dei cittadini e delle cittadine, sempre più esasperati da un sistema sanitario che non funziona, ma che costa sempre di più. Elementi, questi, che non fanno altro che contribuire allo spopolamento delle nostre aree interne già in atto da anni. Bisogna, quindi, rimettere al centro il diritto alla salute, attraverso un sistema sanitario pubblico, universale, egualitario e gratuito, che, a prescindere dal luogo in cui si nasce o si vive, garantisca a tutti e a tutte il diritto alle cure”.

Già lo scorso 11 aprile, a Pescasseroli si è tenuta una manifestazione avente ad oggetto la denuncia della desertificazione dei servizi sanitari delle aree interne, desertificazione culminata, nel mese corrente, con l’ennesima privazione del medico per il servizio di emergenza/urgenza del 118.

Commenta per primo! "Niente medico sull’Ambulanza: per l’Alto Sangro chiesta assemblea pubblica a Pescasseroli"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*