Nomina nulla per Paolo Federico all’Asm, si temono le conseguenze

L’incarico di amministratore unico di Asm spa a Paolo Federico non è nei fatti legittimo, la sentenza dell’Anac parla chiaro e conferma le perplessità che già qualcuno, tra cui anche il consigliere comunale di Sulmona Fabio Pingue, aveva avanzato un anno fa circa quando il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi aveva dato seguito alla nomina.

Come sindaco di Navelli, insomma, Federico non poteva rappresentare il vertice della società perché portatore di due voti in seno all’assemblea del Cogesa spa ossia come socio tramite il Comune di Navelli e come socio tramite Asm che ne detiene una quota. Ed ancora perché in passato Federico ha ricoperto incarichi presso altre società partecipate. Le conseguenze, ora, potrebbero essere di non poco conto perché a leggere la normativa a riguardo i danni potrebbero essere davvero consistenti.

A partire dal fatto che tutti gli atti firmati nel frattempo da Federico potrebbero essere dichiarati nulli compresi il bilancio di Asm nonché per il sindaco Biondi che rischia di rimetterci sia economicamente sia politicamente. Per lui, infatti, c’è il rischio di non poter dar seguito a nessuna nomina di competenza per i prossimi tre mesi. Ciò equivarrebbe a dire che il prossimo amministratore unico in Asm sarà scelto dal vice sindaco dell’Aquila in un clima in area centrodestra di certo cambiato con le ultime elezioni regionali.

Federico era a settembre 2018, cioè quando è stato nominato, espressione dell’ex consigliere regionale Guido Quintino Liris militante di Forza Italia prima, di Fratelli d’Italia ora. Si presume a questo punto che la scelta sia appannaggio del gruppo politico con riferimento Giorgio De Matteis.

Oltre all’assenza di progettualità industriale ed occupazionale, dichirano Francesco Marrelli di Cgil L’Aquila e Ezio Coletti di Fp Cgil L’Aquila, si aggiunge la “forte preoccupazione per le conseguenze legate alla inconferibilità, soprattutto per ciò che attiene la possibile nullità degli atti prodotti, incluso il bilancio approvato nei mesi scorsi”.

Impossibile per i sindacati l’ipotesi di un periodo di transizione, per questo sollecitano una nomina immediata: “A difesa dei lavoratori e a garanzia della continuità del servizio, le scriventi Organizzazioni – dopo un’attenta lettura della delibera Anac sull’inconferibilità – chiederanno, laddove lo dovessero ritenere necessario, un incontro al Prefetto dell’Aquila”.

Riguardo i rapporti con il Cogesa a dare un’idea delle conseguenze dell’inconferibilità è Fabio Pingue: “Bisogna vedere se gli atti da quando Federico ha ricevuto la nomina hanno vizi di forma e se in questi mesi sono intercorsi tra Asm e Cogesa rapporti o atti firmati che potrebbero essere invalidati”. Dal Gogesa, tuttavia, fanno sapere che l’incoferibilita’ non creerà conseguenze di alcun tipo alla partecipata perché la cessione dell’azione era stata condotta dal precedente amministratore e nel frattempo non ci sono stati atti firmati da Federico.

Lo studio delle dinamiche, insomma, è ancora tutto da fare.

Simona Pace

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