Non arriva il permesso, sushi senza tavoli

Uno sfogo causato dalla lentezza della burocrazia e che di fatto si ripercuote sulla piccola economia locale. È quello di Sarah Ruscitti che insieme al compagno gestisce un’attività di nuova apertura del centro storico di Sulmona, Il mio sushi. E non ci vuole molto a capire quanta difficoltà, in questo periodo ulteriormente indebolito causa pandemia, possa esserci nel mandare avanti un progetto di vita.

Quello che è accaduto a questi giovani commercianti è il ritardo accumulato nell’ottenere il permesso necessario a posiziona i tavoli fuori l’esercizio. Una richiesta presentata il 10 luglio scorso che, a distanza di quasi un mese, tarda ancora ad arrivare. Alla stessa erano seguite due richieste di integrazioni da parte degli uffici, una il 12 luglio e l’altra il 27, a cui il geometra dei ragazzi ha prontamente risposto. Da lì più nulla e quindi la scelta, scaduto il termine di attesa, di posizionare i tavoli sfruttando anche uno spazio minore rispetto a quello precedentemente richiesto.

La polizia municipale, tuttavia, ha preteso per ben due volte di toglierli di mezzo. “Non è possibile attendere un mese per un permesso – si sfoga Ruscitti – soprattutto ora che l’estate sta quasi volgendo al termine. Ho rispettato le misure anche sfruttando meno spazio. In qualche modo devo fare”.

Altro episodio, questo, che documenta come gli uffici di Palazzo siano a rilento rispetto alle esigenze della comunità sulmonese e, soprattutto, del sostegno alla sua economia. Il caso del centro commerciale Oasi, d’altronde, è al momento emblema di come i ritardi, anche solo per mettere una firma, siano un grosso ostacolo all’iniziativa imprenditoriale, da qualsiasi parte provenga.

4 Commenti su "Non arriva il permesso, sushi senza tavoli"

  1. A questo punto credo che la finanza debba tornare a far visita a Palazzo a controllare i cartellini timbrati e le effettive presenze, nonché l’operatività del personale

  2. Gli uffici tecnici sono collassati non c e più personale ne chi possa rilasciare autorizzazioni. Dovete dire ai sindaci di assumere non di licenziare. Delegati di varie funzioni non saranno più in grado di rilasciare più nulla. Altro che. Chi fa queste affermazioni non si rende conto di come e strutturata una macchina amministrativa

  3. E vedrete cosa accadrà adesso con i bonus dell edilizia. Nessun cittadino né potrà beneficiare poiché le autorizzazioni verranno rilasciate dopo mesi se non anni. Se non si rinforza la macchina comunale tutti i cittadini ne risentiranno in modo significativo. Saremo noi che pagheremo questo scotto per colpa dei sindaci che non hanno saputo pianificare e chiedere allo stato risorse umane ed economiche. Ed ora che andranno in pensione gli ultimi dipendenti dell ufficio saremo tutti noi a pagarne le conseguenze. Qualsiasi attività commerciale non potrà più aprire con l assenza del personale.

  4. Francesco scusa ma quando ha licenziato il Comune negli ultimi anni? Più di cento dipendenti per far cosa? E’ mai andato all’ex Caserma Pace? All’ingresso vi sono addirittura 3 dipendenti per indirizzare i visitatori che in questo periodo inoltre arrivano solo su appuntamento. Ha ragione Lei bisogna licenziare come fanno tante aziende private anche perchè sono diversi anni che tutti sbagliano ma nessuno paga(tranne noi cittadini) e parecchi dipendenti scaldano soltanto la sedia.

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