Non c’è più spazio “nell’aldilà”: sfratto per 30 defunti. Il Comune assume una necrofora

Non c’è più spazio per l’eterno riposo e il Comune di Sulmona attiva, dopo quasi venti anni, l’operazione di esumazione per 30 defunti che riposano nel cimitero comunale. L’atto è stato firmato ieri dal sindaco Gianfranco Di Piero e si è reso necessario per la mancanza di aree libere per nuove sepolture, quelle a terra s’intende che da sole contano oltre 2400 defunti e dove il Comune “sveglierà” 30 anime nel cosiddetto quadrante 1 di piazza del Quadrifoglio.

Per farlo ha assunto, per la prima volta in modo diretto, un necroforo, anzi una necrofora, perché nella novità c’è anche la particolarità: a vincere il concorso, qualche giorno fa, è stata infatti una donna che ha ribaltato il luogo comune dei “lavori solo per uomini”.

Il compito che la attende, d’altronde, non è facile e richiede un bel po’ di “pelo sullo stomaco”: si tratterà di esumare cadaveri che giacciono da anni sotto terra, verificare il processo di mineralizzazione e quindi procedere, in caso di processo avvenuto, al sezionamento dei resti e la loro sistemazione nell’ossario comune oppure, nel caso il processo di mineralizzazione non si sia compiuto, di rimettere tutto sotto terra, ovvero inumare nuovamente la salma che lì resterà per almeno altri cinque anni.

Sul sito del Comune e all’ingresso del cimitero sono stati pubblicati i nomi dei defunti da “sfrattare”: i familiari potranno, se vogliono, assistere alle operazioni e decidere di dare diversa sepoltura ai propri defunti o mettendoli in cassette zincate (da sistemare in loculi di proprietà) o, previa autorizzazione, facendoli cremare.

Non potranno però opporsi all’esumazione, perché il regolamento prevede comunque la possibilità di questa pratica già a partire dai dieci anni successivi alla sepoltura.

Per evitare “traumi”, però, il Comune ha deciso di iniziare (ma le operazioni di “sgombero” continueranno in futuro) dai defunti più anziani, ovvero quelli che sono sepolti nel cimitero da più tempo: nell’elenco stilato si va dai 54 agli 86 anni di riposo, non più così eterno.

1 Commento su "Non c’è più spazio “nell’aldilà”: sfratto per 30 defunti. Il Comune assume una necrofora"

  1. francescovalentini1935 | 30 Novembre 2021 at 18:49 | Rispondi

    Si apprende che il Comune di Sulmona,alla ricerca di spazio,procedera’ alla esumazione di trenta defunti con una addetta:penso comunque che avrebbe potuto servirsi dei percettori di reddito di cittadinanza.Se non ricordo male qualcuno aveva preannunciato che con queste unita’,giusta quanto previsto da un DM tuttora vigente,si sarebbe provveduto a liberare i tombini divenuti riserve…verdi per alberelli:in questi giorni di pioggia abbiamo rimpianto la funzione primaria delle caditoie che venivano sottoposte a manutenzione ordinaria.Queste non assorbono acqua,qualche autista maleducato ti fa la doccia evil quadro e’ completo:vogliamo deciderci a …indirizzare la pioggia nelle condutture sotterranee costruite all’uopo?

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