Non esiste il dirigente, niente ferie e multe per i vigili urbani

Due di loro hanno già dovuto rinunciare alle ferie programmate: piani saltati, mogli furiose e una comprensibile “contrarietà” che rischia di esplodere in rabbia. Perché saranno pure ligi al dovere e alla divisa, ma gli agenti di polizia municipale stanno soffrendo più del dovuto il caos amministrativo di palazzo San Francesco.
Dopo due settimane dalla scadenza dell’incarico di comandante dato al vice Leonardo Mercurio, e non rinnovato, infatti, alla guida del corpo non c’è ancora un comandante e non c’è neanche un dirigente che ne fa, legittimamente o meno, le veci.
Così se le attività di addestramento e del servizio in strada viene garantito dagli ordini del capitano Mercurio, che come più alto in grado è stato “costretto” a prendere il “comando” del Corpo, dall’altra l’attività prettamente dirigenziale non la sta svolgendo nessuno. Un settore-dipartimento allo sbando, insomma, che si traduce, nella vita pratica degli agenti, ma anche dei cittadini, in una serie di disagi.


Oltre a non poter andare in ferie, perché non c’è nessuno che le può autorizzare, infatti, la polizia municipale dovrà presto, se persiste questa situazione, smettere di fare le multe. Sì perché in Comune stanno per finire i moduli di imbustamento e i blocchetti per le conciliazioni (ne restano poche centinaia), per cui a breve si rischierà di andare a pagare una multa e non poter avere indietro una ricevuta.
Ma non è tutto: la videosorveglianza, tanto sbandierata dall’amministrazione comunale come strumento contro la criminalità, rischia di restare un insieme di video a visione privata.
Manca, infatti, la determina di affidamento della gestione del servizio che, come da manuale, nessuno può firmare.
E ancora le fatture dei fornitori che non possono essere pagate e persino la nomina di un avvocato per costituirsi in giudizio contro i ricorsi alle multe, non si può e non si riesce a fare.


“Troveremo una soluzione – dice l’assessore al Personale, Luigi Biagi – almeno per far godere le ferie agli agenti”.
Ma la soluzione non è proprio così agevole: o, infatti, l’amministrazione decide di rinnovare l’incarico di comandante, seppur a tempo, a Leonardo Mercurio; oppure si percorre la strada del comando a scavalco con Avezzano, che continua ad essere l’ipotesi più attendibile, ma anche quella di non immediata attuazione: perché il comandante di Avezzano possa operare a Sulmona, infatti, è necessaria una convenzione tra i due Comuni e il voto di entrambi i consigli comunali. E insomma altro che ferie.
C’è anche una terza via, che però non sembra essere molto compatibile con il codice penale e cioè che sia il sindaco a firmare gli atti che spettano al dirigente, stando almeno alle dichiarazioni fatte su un quotidiano locale e che il sindaco non ha smentito, rifiutandosi, finora, di dare una risposta ai sindacati che chiedevano conto della fantasiosa soluzione ipotizzata.

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