Non lascia la casa parcheggio assegnatale per la quarantena. Donna sfrattata dal Comune

Le avevano assegnato un casa parcheggio nella quale trascorrere la quarantena da Covid-19, ma in quell’alloggio c’è rimasta anche dopo che il virus è sparito. E ora è arrivata l’intimazione di abbandonare quell’alloggio, che da quasi cinque mesi è diventato a tutto e per tutto la sua casa. E’ la storia di un’anziana di Sulmona, alla quale era stata concesso l’immobile in via Forma Torta per affrontare l’isolamento dopo aver contratto il virus.

Era il 7 luglio, quando l’abitazione le venne assegnata per 15 giorni, o fino al termine del contagio con un’ordinanza firmata dal sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero. Un’assegnazione temporanea, che sarebbe scaduta il 4 agosto, data in cui la donna avrebbe dovuto levare le tende.

Un addio che non è mai arrivato. Nel giorno stabilito per l’addio alla struttura, infatti, l’assegnataria ha fatto perdere le proprie tracce. A nulla è valso il doppio sopralluogo dei vigili della Polizia Locale. Le chiavi, insomma, non sono mai tornate in mano al Comune.

Lo stesso Ente, attraverso l’avvocato Marina Fracassi, ha provveduto alla diffida per lo spontaneo rilascio dello stabile, proprio per tentare di farsi riconsegnare l’appartamento ed evitare la determina dirigenziale di sfratto che è stato pubblicata oggi sull’albo pretorio. Un atto dovuto, necessario per evitare qualsiasi omissione di atti d’ufficio.

Alla diffida ha riposto la legale della donna, Mariagrazia Lepore, la quale ha spiegato l’esistenza di altri profili integranti lo stato di necessità, idonei come tali a giustificare la proroga dell’assegnazione dello stabile. In effetti la situazione dell’anziana è alquanto delicata, dato che la donna risiede in uno stabile interessato dai lavori dell’ecobonus e con un figlio invalido e non autosufficiente.

Dal Comune, comunque, hanno più volte spronato la donna ad avviare le procedure necessarie per l’assegnazione di una casa parcheggio o una casa popolare. Un iter mai iniziato. Ora, a distanza di circa cinque mesi, la donna dovrà lasciare l’abitazione che di diritto spetta a chi è in graduatoria. Entro 60 giorni, però, è possibile impugnare davanti al TAR la determina dirigenziale. Un atto che ogni probabilità verrà attuato. Qualora il giudice, viste le necessità, dovesse accogliere le richieste dell’anziana, a quel punto la donna potrà rimanere nello stabile a norma di legge.

3 Commenti su "Non lascia la casa parcheggio assegnatale per la quarantena. Donna sfrattata dal Comune"

  1. Fatemi capire, l’avvocato della donna dice che ha bisogno però intanto occupa indebitamente una casa che spetta sempre ad un’altra persona che ne ha bisogno e per di più in diritto di graduatoria… Una domanda farei, perché non ha mai avviato le pratiche per mettersi in graduatoria???

    • E hai detto tutto, ma questo ragionamento lo ha fatto un avvocato?
      Uno che per professione dovrebbe conoscere l’iter legale?
      Mah!

  2. Pazzesco… è per questo motivo che in Italia i proprietari di alloggi stentano a dare in affitto o in comodato d’uso appartamenti.

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