Non posti di lavoro, ma iter più veloci

Sentir parlare l’assessore Luigi Biagi di nuovi posti di lavoro a Sulmona ha aumentato la soglia di attenzione di tanti che, drizzate le orecchie, hanno iniziato a chiedersi di cosa si trattasse in particolare. A buon ragione vista la “depressione” occupazionale in atto in Valle Peligna, le esigenze di tante famiglie e il “non si arriva a fine mese”.

Quello che ha approvato il Consiglio comunale di Sulmona l’altro giorno, purtroppo, non si lega direttamente ad una nuova occupazione sul territorio. Bensì quanto è stato fatto non è altro che la definizione dell’iter amministrativo in corso relativo al Piano di Coordinamento del “comparto Tn” tra via della Repubblica e via Lamaccio con una leggera variazione rispetto al 1980, anno in cui era stato avviato e che poi, di passaggio in passaggio, era rimasto fermo al 2015.

Nello specifico la superficie complessiva di cessione passa dagli iniziali 8,4mila mq (di cui 5614 da destinare a parcheggi pubblici e 2807 da destinare a verde pubblico) agli attuali 8,7mila ( 5731 per parcheggi pubblici e 2977 verde pubblico).

In pratica è stata definita una rimodulazione dei terreni tra privati e Comune che indica con esattezza le competenze dell’uno e dell’altro. Quello che si vuole fare, secondo l’assessore Biagi, è una “politica dell’azione per sbloccare situazioni ferme da tempo” e non strettamente parlare di posti di lavoro nel prossimo futuro “perché circa nuove aperture non si sa nulla di certo” aggiunge, ma si voleva aggiustare il tiro sui ” tempi elefantiaci del Comune di Sulmona ed accelerare eventuali future procedure”.

D’altronde che per ora non c’è granché in previsione lo conferma il direttore del Nuovo Borgo Andrea Cosmo, che poi è della struttura che ospita proprio questo centro commerciale che si parla. “Il discorso è legato alla struttura che abbiamo dietro – spiega – ma dire con sicurezza che sarà così non è oggi possibile. Vediamo cosa succederà” conclude.

L’idea passata era quella di aprire nella nuova struttura prima bloccata un negozio di elettrodomestici.

Simona Pace

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