Nona vittima sulle montagne abruzzesi: il drammatico primato del 2022

Scivola durante un’escursione e, recuperato in tarda serata, muore ieri all’ospedale di Chieti dove era stato ricoverato in stato di ipertermia. La nona vittima del 2022 sulle montagne abruzzesi, un record che non si registrava da anni, è Roberto Testa, 34 anni ingegnere di Colleferro, rimasto vittima sabato sera di un incidente sulla Maiella, presso il bivacco Fusco, nel versante chietino, insieme ad un amico.

I due avevano lanciato l’allarme dopo che Testa era scivolato a quota 2455 metri: i soccorsi del gruppo alpino speleologico li avevano raggiunti a piedi, data l’impossibilità, per le forti raffiche di vento, di salire in quota con l’elicottero. Un recupero difficile che non ha evitato al trentaquattrenne il peggio: le sue condizioni, al momento del trasferimento in ospedale, erano apparse molto critiche.

Testa è la nona vittima sulle montagne abruzzese nel corso di questo 2022 che ha ancora più di un mese davanti, ma che ha fatto già registrare un record: una media doppia degli incidenti mortali rispetto agli ultimi dieci anni e una vittima in più del pesantissimo bilancio del 2019.

I nove decessi sono quasi tutti dovuti ad incidenti: sette su nove.

La prima morte registrata quest’anno risale al 2 aprile scorso ed è quella dell’alpino Danilo Lesti, 34 anni, originario del Teramano – esperto di montagna e ufficiale in servizio a Vipiteno – morto durante le sue vacanze in Abruzzo a causa di una caduta nel corso di una arrampicata sul Monte Piselli.
    Il 28 aprile muore un escursionista esperto di 60 anni, Marco Trozzi, di Pescocostanzo, precipitato per alcuni metri nei pressi di Rava Giumenta Bianca, sulla Maiella, mentre scende con gli sci. Il 26 giugno muore un fotografo romano, Gianluca Gasbarri, 31 anni, durante una scalata sul Gran Sasso: il giovane, con la passione dell’alpinismo, cerca di raggiungere il Corno Piccolo, a 2.655 metri, quando perde la presa sulla corda e precipita per 50 metri.
    Drammatico l’incidente del 10 luglio: Marco Ferretti, 36 anni, di Montesilvano, nel tentativo di soccorrere il suo cane, precipita nel vuoto sul versante chietino della Maiella, in località Cime Murelle di Pretoro; muoiono entrambi.
    Il 18 agosto è un malore a causare la morte di Antonio Di Rocco, un 62enne di Sulmona, mentre partecipa ad un’escursione sul monte Amaro.
    Tre decessi si registrano a settembre: il 18 una donna di Ostia, Antonella Di Falco, di 66 anni, muore per un malore mentre passeggia nelle vicinanze del lago della Montagna Spaccata ad Alfedena a quota 1.450 metri; il 25 due alpinisti esperti, Marco Paccosi, 43 anni, di Sansepolcro (Arezzo), e di Luca Iani, 56 anni, di Roma, muoiono nel corso di una arrampicata sul Gran Sasso, cadendo a causa del rapido cambiamento delle condizioni meteo nell’area, con raffiche di vento e pioggia.

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