Norma “sblocca-capannoni” e regolamento di polizia: torna a riunirsi il consiglio comunale

Torna a riunirsi lunedì prossimo (ore 9) il consiglio comunale di Sulmona: una seduta operativa per approvare due atti importanti per la struttura amministrativa di palazzo San Francesco e per le attività produttive.

All’ordine del giorno ci sono infatti l’approvazione del nuovo regolamento della polizia municipale e la modifica della convenzione per l’assegnazione dei lotti dell’area artigianale.

Il regolamento del Corpo di polizia servirà fondamentalmente per avviare il bando di concorso per un nuovo dirigente che dovrà ricoprire il ruolo di comandante dei vigili urbani e contestualmente prendere la dirigenza di altre ripartizioni e funzioni, secondo un nuovo schema di macro che il Comune dovrà definire.

Interesserà direttamente gli imprenditori, invece, la modifica che dovrà essere apportata alla convenzione dei lotti del Pip il cui aggiornamento risale al lontano 1996.

L’attuale convenzione prevede infatti che un capannone possa essere venduto solo dopo cinque anni dall’ottenimento dell’agibilità, cosa che ha creato molti problemi a chi ha magari costruito anni fa, ma non ha mai chiuso i lavori o richiesto l’agibilità (che un tempo concedeva il Comune e che oggi invece si fa autonomamente).

Con la modifica prevista cadrà il vincolo dei cinque anni (al tempo inserita per evitare speculazioni immobiliari) e i proprietari dei capannoni avranno così la possibilità, una volta messisi in regola con l’agibilità, di vendere subito la loro proprietà, previa una certificazione di un tecnico che metta nero su bianco che l’edificio esiste da più di cinque anni.

“In questo modo sbloccheremo un problema che tiene ingessate le vendite di capannoni magari chiusi da anni – spiega l’assessora Catia Di Nisio – incentivando da una parte le attività imprenditoriali e dall’altra evitando il consumo di suolo”.

3 Commenti su "Norma “sblocca-capannoni” e regolamento di polizia: torna a riunirsi il consiglio comunale"

  1. Ma chi se li compra ! ?

  2. Dovrebbero esentare dall’IMU i capannoni dell’area industriale sulmonese, solo così si può attrarre investitori ed investimenti durevoli. se qualcuno dell’amministrazione legge il messaggio si faccia portavoce di questa proposta.

  3. … ecco, allora proprio per “ evitare il consumo di suolo”… fate un censimento di quanti ce ne sono inutilizzati e il perché sono stati costruiti se non per “ mungere” soldi pubblici sfruttando le solite Leggi Truffa creando ZERO posti di lavoro… e poi visto che molti sono in stato di abbandono e senza manutenzione si può sempre applicare l’esproprio coattivo a favore della collettività… in quanto proprio dalla tassazione di quest’ultima sono usciti i soldi pubblici per realizzarli…
    Altro che esenzione IMU… la devono pagare il TRIPLO… in quanto costruiti e molti non finiti e inutilizzati… vuol dire che lo scopo era solo speculativo.

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