Sono gli studenti i primi ad esprimersi, a manifestare quella volontà di continuare la lotta perché la centrale e men che mai il metanodotto non devono passare di qua. Ieri i giovani del collettivo studentesco lo hanno ribadito in una nota seguita all’articolo de Il Germe in cui si informava della delibera notificata dalla presidenza del Consiglio dei ministri per la costruzione della centrale. “Siamo profondamente delusi nel constatare che quello che i cittadini pensano e chiedono non viene preso in considerazione da chi di dovere- scrivono-. Dopo la delibera dello scorso 22 dicembre gli abitanti della Valle Peligna hanno reagito ribadendo in maniera più o meno forte la loro contrarietà al progetto Snam ma gli atti e le mobilitazioni fatti sono stati ignorati”.
E’ difficile per loro sbattere il muso contro una realtà che segue tutt’altra logica perché la Contrarietà al progetto Snam l’hanno 
vissuta sulla propria pelle. “Lo abbiamo visto durante il volantinaggio, lo abbiamo visto nelle assemblee organizzative, lo abbiamo visto parlando nelle scuole e nelle strade: nessuno vuole la centrale, nessuno vuole il gasdotto- raccontano-. Non possiamo sopportare un tale gesto d’imperio, non ci fermiamo qui”.
E con l’entusiasmo tipico della gioventù, necessario a questa terra, annunciano: “Continueremo con la nostra attività di informazione capillare, così che tutti sapranno cosa sta succedendo e a che cosa vanno incontro”. Via, dunque, ad una serie di assemblee nelle scuole, come quella di ieri nella scuola media Ovidio, quella di martedì alle Serafini e di giovedì alle Capograssi, affinché le future generazioni possano comprendere appieno per poi passare alle scuole superiori. “Il nostro obiettivo è che tutti siano coscienti e consapevoli per reagire con cognizione di causa. Mentre la politica farà il suo corso con i nostri rappresentanti, il nostro diritto-dovere di cittadini è farci sentire e mobilitarci. La lotta continua!”.
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