Occhio all’Imu: a Pratola piovono accertamenti del 2012

In alcuni casi si tratta anche di 300-400 euro da pagare. Non proprio una bella notizia per quelle famiglie pratolane che si sono viste recapitare le notifiche degli accertamenti Imu del 2012 non saldate. Una bella botta, soprattutto con il Natale alle porte, che ha condotto molti cittadini direttamente ai piani alti del municipio pratolano.
Occhio all’Imu, è quanto consiglia il sindaco, Antonella Di Nino, ai suoi cittadini che hanno espresso perplessità e preoccupazione circa gli inattesi pagamenti. Di Nino, in una nota,  invita i pratolani a verificare in primis gli avvisi relativi all’accertamento del 2012 e a recarsi presso gli uffici comunali qualora ci fossero incongruenze o per dilazioni nel pagamento. Da controllare, per evitare sorprese a lungo termine, sono anche le annualità successive, prima che sia l’ufficio tributi con atto “dovuto” a prendere la situazione in mano così come accaduto in questo caso. Una situazione imbarazzate che per la prima cittadina non deve verificarsi più. “La mia amministrazione vuole aprire un confronto diretto e collaborativo con il cittadino, utilizzando gli strumenti amministrativi consentiti. Non si possono attendere cinque anni prima di richiedere un pagamento e non perché la norma non lo consente ma perché non è moralmente corretto”.
Da qui nasce l’idea dell’adozione di un regolamento dei tributi capace di chiarire ai contribuenti, famiglie o imprese che siano, come regolare le eventuali posizioni debitorie senza aggravarsi di sanzioni. A partire, appunto, dalla richiesta di controllare le annualità 2012 con l’obiettivo di aprire un “dialogo diretto” con il comune per versare ciò che eventualmente non è stato versato.
Non un comune “esattore” ha sottolineato Di Nino, ma “tutela dei propri cittadini con la diligenza del buon padre di famiglia”. Se per il 2012 è andata così, complice anche la scadenza del termine di prescrizione che ha imposto la notifica degli accertamenti, per gli anni successive Di Nino promette un controllo. “Ovviamente manterremo il necessario rigore solo nel caso di cittadini che non vogliono in ogni caso pagare” conclude.

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