Occupazione: cresce di 8mila unità, lontani ancora dai numeri pre-crisi

Dopo mesi di su e di giù, quasi in modalità fisarmonica più tendente al basso però, per il lavoro del bell’Abruzzo arriva la notizia che conforta. La regione verde registra, per l’anno 2018, un dato favorevole, recuperando quasi 8mila occupati rispetto al 2017, numeri che però restano ben lontani dagli anni d’oro, non si riesce ancora a ripristinare quel clima e quelle cifre precedenti la crisi economica.

Uno spaccato offerto dalla Cisl Abruzzo, con il professore Pino Mauro, economista e docente dell’Università D’Annunzio che ai microfoni Ansa fa sapere “C’è un segnale incoraggiante perché l’occupazione cresce di 8 mila unità con una percentuale dell’1,4% che rappresenta un dato al di sopra di quello nazionale. Questo è il dato confortante, ma all’interno però dell’occupazione vi sono settori che crescono di più e altri che viceversa perdono occupati”. E così il manifatturiero che aveva ricevuto una bella spinta registra ora qualche segnale di sofferenza, invece crescono il settore delle costruzioni e dei servizi. “Se noi però prendiamo nel complesso l’intero complesso occupazionale e lo confrontiamo con la fase pre crisi e cioè a dieci anni prima, ancora mancano all’appello 12 mila posti di lavoro”.
Il segretario interregionale della CISL Abruzzo-Molise Leo Malandra che ricorda il quadro dal punto di vista occupazionale della nostra regione, l’invito a seguire programmazioni già predisposte “alle quali il presidente Marsilio vuole dare un aggiornamento immediato”

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