Occupazione suolo pubblico, Pantaleo: “Procedure farraginose, occorre semplificare”

La vicenda dei tavolini di piazza Faraglia, in procinto di essere rimossi dal Comune di Sulmona per occupazione abusiva di suolo pubblico, riaccende i riflettori oltre che gli animi su un tema da sempre particolarmente sentito. Quello del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione che a Sulmona forse più che altrove suscita sempre forti reazioni, in particolare quando l’interesse del privato entra in conflitto con quello pubblico al decoro urbano e, va da sé, al rispetto delle norme di legge e di regolamento.

E se sulla vicenda di piazza Faraglia il neo assessore con delega al centro storico Alessandro Pantaleo sta cercando di mediare per trovare una soluzione che contemperi le diverse esigenze, da sciogliere resta il nodo creato da “lacci e lacciuoli” che hanno finito per irrigidire un intero settore. Quello al quale aveva teso la mano anche la giunta Di Piero, presentando con l’allora assessore al ramo, Sergio Berardi, un “compendio di norme di comportamento in grado di garantire il più elevato livello di coesione sociale e al contempo di migliorare la percezione dell’aspetto fisico della città”. Denominato “regolamento di decoro urbano e di convivenza civile” il documento voleva avviare un dialogo con i cittadini troppo spesso inascoltati da chi siede a palazzo San Francesco. Un dialogo che oggi il neo assessore Pantaleo si impegna a riaprire per un rapporto con cittadini e commercianti all’insegna della trasparenza e soprattutto della semplificazione.

È questa la parola d’ordine scelta da Pantaleo che conferma la volontà di mettere subito mano al regolamento per “snellire le procedure di occupazione di suolo pubblico”; anche se gli effetti si vedranno tra un po’ di tempo perché, aggiunge, “per la stagione estiva le domande sono state già inoltrate e se qualcosa cambierà lo si vedrà tra qualche mese”. Intanto l’idea è quella di semplificare la procedura di presentazione della domanda per l’occupazione di suolo pubblico, “magari prevedendo che, a parità di condizioni, la domanda presentata l’anno precedente sia valida anche per quello successivo”. spiega Pantaleo che per ora preferisce non sbilanciarsi. Non prima di aver esaminato le procedure attualmente in vigore per capire “come agire nello specifico”, semplificando al massimo l’iter burocratico. Regole per le quali appena due mesi fa un commerciante era stato costretto a togliere due fioriere messe “per abbellire un pò corso Ovidio”, pena il pagamento di una sanzione.

Un lavoro che il neo assessore ha intenzione di affrontare nel giro di qualche giorno per decidere, il prima possibile, le modifiche da apportare a una “macchina burocratica” che lui stesso definisce “un po’ farraginosa”.

14 Commenti su "Occupazione suolo pubblico, Pantaleo: “Procedure farraginose, occorre semplificare”"

  1. Pagare cammello vedere cammello | 18 Giugno 2025 at 15:35 | Rispondi

    Qui nn è questione di due fioriere o di una panchina ma di pagare quanto dovuto…le chiacchiere se le porta il vento…

  2. Chi non paga è furbo? | 18 Giugno 2025 at 16:13 | Rispondi

    È assurdo che non si paghi una tassa del genere! E la gente se la prende anche con il Comune?…. C’è chi si lamenta che si paga tanto, ma l’un analogo spazio al chiuso per lo stesso periodo costa 10 volte di più! E i bravi commercianti che la pagano che sono fessi?… che poi le procedure dovrebbero essere immediate o con risposte entro 30 giorni siamo d’accordo tutti!

  3. Decoro urbano | 18 Giugno 2025 at 16:25 | Rispondi

    Parliamo di decoro urbano…. tutto è tranne che decoroso.

  4. dovrebbe essere semplice … tu presenti domanda anche con progettino fai da te dei mq che occupi, si fà il totale dei mq e si paga all’istante.. senza giri di uffici o carte bollate. Se poi ti allarghi anche di poco sanzioni salate! Stop, semplice ed efficace

  5. Tra qualche mese dichiara l’assessore, tra qualche mese anche per il Tribunale?

  6. Povera Sulmona ! Questo è decadentismo

  7. Povera Sulmona | 18 Giugno 2025 at 17:57 | Rispondi

    Far west

  8. Ma perchè non hanno messo qualcuno con esperienza nel commercio o in studi aziendali a gestire le attività produttive e il commercio????… se questo è il nuovo corso siamo a cavallo.

  9. Appello alla neo amministrazione comunale: liberate la città da lacci,lacciuoli,vincoli impedimenti,restrizioni e da certi cittadini “limitatori” di professione sempre molto attivi in questa città interessati unicamente al loro misero quieto vivere, che si scandalizzano a vedere l’esterno dei bar pieni di tavoli sedie e vita e che si distinguono per la loro scarsa attitudine a qualche sacrificio personale in nome di un bene superiore, quello rappresentato dalla nostra splendida città.

    • Liberate?? Lo sai o no che sei soggetto oltre che al regolamento comunale alla soprintendenza nel centro storico ? Che pinse de sta alla casa te?!

      • Egregio Sinte a esse, una città con un’economia asfittica non può permettersi il lusso di porsi troppe regole se vuole,come mi pare di aver capito, fare turismo.
        Con il buon senso ritengo che molti degli attuali vincoli potrebbero essere superati senza creare malcontento e con buona pace dei “limitatori” in servizio permanente effettivo come lei.
        Ossequi

  10. Dalla conferenza negativa dei gestori del bar si evince che sono morosi dal 2023 e che potrebbero occupare 2 stalli se pagano…. come hanno fatto gli altri in regola!!!! Chi difendiamo…..gli indifendibili???? La Soget batte cassa!!!! allora il neo assessore,dopo aver studiato la situazione dell’ occupazione, dovrebbe passare alla Soget per mediare somme eccessive!!!!

  11. mesi ???? le cose si risolvono subito non tra mesi.
    Finita la propoganda elettorale eh ???

  12. Chiunque si sia recato all’estero si sarà reso conto di come le città a vocazione turistica siano gestite con mentalità lontana anni luce da quella ottusa di certi contesti italiani come Sulmona che, con una sorta di chiusa ed ostinata avversione verso il cambiamento impediscono una reale transizione verso un turismo moderno ed ambizioso.
    Sint a esse, sci capit mo?

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