C’è anche la firma della consigliera comunale Caterina Di Rienzo, passata al gruppo dei non iscritti, ma formalmente ancora in maggioranza, nel comunicato stampa con tutte le opposizioni, ovvero sette più uno, nel quale si chiedono le dimissioni del sindaco Gianfranco Di Piero.
“La città assiste rassegnata agli oramai quotidiani attacchi fra i gruppi di maggioranza, spesso diretti anche al sindaco, frutto di dichiarazioni (a mezzo stampa o sui social) che, se vi fosse coerenza di comportamento, avrebbero l’effetto immediato del rompete le righe. È di tutta evidenza il tentativo di far ricadere sul vice sindaco le responsabilità di oramai quasi due anni di fallimento amministrativo da parte della intera coalizione Liberamente Sulmona – scrivono -. Non è sostituendo il vice sindaco che si risolvono problemi molto più diffusi che riguardano tutti i comparti della macchina amministrativa. Da due anni, infatti, abbiamo un sindaco che, al di là di rappresentare la città in occasioni istituzionali, non ha mai dato il senso di avere l’autorevolezza per guidare una coalizione così composita e litigiosa”.
Secondo le opposizioni il sindaco mette la testa sotto la sabbia, trincerandosi dietro al silenzio: così è stato dopo l’abbandono di due consiglieri, così anche quando la consigliera Teresa Nannarone ha duramente attaccato l’amministrazione, chiedendo persino scusa alla Casini.
“Silenzio dopo che si è chiesta la testa del vice sindaco ed il Partito di quest’ultimo ha fatto capire che di fronte a questo scenario sarà meglio andare tutti a casa. Crediamo che il primo cittadino, consapevole che è stata tradita la prima delle promesse elettorali che hanno portato al suo successo, cioè quella di una nuova politica in città – concludono i firmatari del documento -, farebbe bene, con uno scatto di dignità, a rassegnare le dimissioni ed a restituire ai cittadini la possibilità di scegliere una amministrazione degna di questa città, e che possa darle speranza per il futuro”.
Subito a casa, non perdiamo altro tempo prezioso per la città, sperando che quelli che saliranno a Palazzo San Francesco non abbiano la stessa cococcia..
Don Abbondio vattene a casa
Massì, facciamo così, votiamo tre volte la settimana come le estrazioni del lotto.
Anzi, facciamole proprio come le estrazioni del lotto, in fondo come per il lotto si estrae sempre tra gli stessi 90 numeri, anche nello scenario locale si estrae sempre tra le stesse persone.
Non si può continuare a perdere tempo, se tornassi indietro non farei mai più quel voto disgiunto!! È stato un errore grandissimo mea culpa, una trabocchetto e questo è il risultato.
A votare per votare chi?? Mamma mè…c’è il vuoto assoluto…lo zero cosmico…quindi dovremmo rivotare per portare un altro ectoplasma??? Facciamo così chi si è presentato a quest’ultima tornata abbia la decenza di non presentarsi…ed intendo sia maggioranza che opposizione…sperando che dei giovani ( mai presentatisi prima) vogliano candidarsi per dare una svolta ed un nuovo impulso al governo cittadino…allora si vota…
Giovani si ma categoricamente non legati ai vecchi.
“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose. Il coraggio per cambiarle”.
Giovani?? Indicatene 5 all’altezza!!!
Chi aveva un qualche talento è andato via da tempo (subito dopo gli studi) chi è rimasto…….
Quindi ripartiamo sempre con i soliti nomi inutili ? Meglio l’avventura che quella massa di inutili ipocriti…per non dire altro…
Dimissioni subito!!!