Ordinanza anti-ratti, multe ai privati nella città del degrado pubblico

Multe da 25 a 500 euro a chi non rispetta le regole e favorisce con incuria e abbandono degli stabili di proprietà la proliferazione di ratti e topi in città.

Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, “dopo approfondimenti degli uffici” dice, ha emesso un’ordinanza per l’igiene pubblica nella quale impone ai privati di avere comportamenti consoni a bloccare il fenomeno del degrado e soprattutto quello dell’invasione di roditori, specie in centro storico.

Il provvedimento in particolare dispone, tra i principali punti, di non abbandonare e non distribuire cibo agli animali su aree pubbliche, di contribuire a mantenere pulite aree esterne alla proprietà privata, non abbandonando rifiuti, soprattutto l’organico, non lasciare i contenitori aperti, provvedendo sia alla chiusura di fori o passaggi eventualmente presenti nelle pareti e soffitti sia alla pulizia dei contenitori della raccolta dei rifiuti organici e delle aree in cui sono conservati, prevenendo la diffusione dei roditori, evitando di accumulare le cantine, magazzini o spazi a cielo aperto di oggetti che possano favorire la nidificazione dei roditori. Tra i diversi punti anche quello di provvedere allo sfalcio periodico dell’erba, che detto da un Comune che ha lasciato che i giardini pubblici si trasformassero in selve e i parchi in stalle è tutto dire.

1 Commento su "Ordinanza anti-ratti, multe ai privati nella città del degrado pubblico"

  1. Spero che il provvedimento contempli anche una sanzione per l’incivile comportamento da parte dei proprietari di cani di non raccogliere gli escrementi dei propri AMATI

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