Uno spettacolo, brutto, molto diffuso nel centro peligno che, secondo il sindaco, deve essere interrotto.

Un censimento degli edifici in questione, anche se solo riferito ai quartieri del centro storico di Schiavonia e Dentro la Terra, esiste già, anche se datato: fu l’allora sindaco Corrado Di Bacco, infatti, a farlo. Ora si tratta di aggiornarlo e di estenderlo anche oltre il centro storico, dove le segnalazioni non mancano.
“E’ un intervento forte e deciso – spiega il sindaco – che era tra i primi punti del nostro programma elettorale. Non sono più tollerabili situazioni di pericolo legate all’assenza di solai e coperture, che facilitano pure ingressi indiscriminati e senza controllo, e condizioni di igiene precaria per la presenza di erbacce e arbusti al loro interno, che agevolano il proliferare di ratti, piccioni e altri animali, in un quadro complessivo che danneggia ed espone anche i proprietari vicini agli stabili fatiscenti e abbandonati”.
Il primo cittadino assicura che ogni caso verrà valutato, anche in base alle disponibilità economiche dei proprietari, ma l’obiettivo è chiaro e deciso: “Vorrei assicurare a questo paese un aspetto nuovo, decoroso e rassicurante”, dice, annunciando di avere in mente, contro il proliferare dei piccioni, ad esempio, una convenzione con i falconieri.
Passati i quattro mesi dall’ultimatum, chi non avrà adempiuto sarà multato prima (dai 25 ai 500 euro la sanzione prevista) e poi, con una nuova ordinanza, si passerà all’intervento diretto del Comune che poi addebiterà le spese ai proprietari.
“Sarà un processo lungo – conclude la Di Nino – ma da qualche parte si deve pure iniziare”.
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