“Ordinanza gatti”: minacce e insulti, il sindaco passa alla vie legali

Adirà a vie legali. Troppe le esternazioni, i violenti attacchi via social, minacce e gli insulti alla persona, il sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio, non ci sta, e di fronte alle tastiere febbrili di alcuni utenti, fa sapere che si rivolgerà alla magistratura. Sulla vicenda “gatti” piovono polemiche e non solo, e così arriva la decisione del primo cittadino “Ad oggi non è più accettabile sostenere un’ignoranza diffusa per cui su internet ciascuno può sentirsi libero di dire ciò che vuole senza curarsi delle conseguenze”.

Ad accendere, forse meglio ad incendiare gli animi e i post, l’ordinanza emessa pochi giorni fa da Chiocchio “il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi genere ai gatti randagi nelle vie del centro storico e limitrofe: via San Domenico, via Porta Ruggeri, rione San Nicola, piazza Aracella, via Roma, piazza Madonna delle Grazie”. Un atto, spiega, che si è reso necessario per evitare il proliferare di escrementi a terra in determinate zone del centro, provvedimento che però ha scatenato reazioni bipartisan, animalisti e non, uscendo dal caldo borgo di Cocullo e imbroccando la via virale social.

Un’ordinanza della discordia insomma, che non sarebbe stata però capita piuttosto “distorta”, secondo il sindaco, che torna a ricordare come il suo Comune sia da anni in prima linea per la tutela e la salvaguardia delle specie animali che abitano sul suo territorio specificando però “E’ fatto obbligo di provvedere alla raccolta dei contenitori utilizzati per nutrire i gatti randagi al di fuori delle aree di cui al punto 1”. Dunque ciò significa, ribadisce Chiocchio, “che i gatti possono continuare ad essere nutriti sul territorio comunale ad eccezione delle strade del centro storico oggetto di ordinanza, come bene hanno compreso i residenti e quanti conoscono la nostra realtà”. L’invito insomma, date le piccole dimensioni del paese, “a nutrire i nostri amici gatti a distanza di pochi metri da dove è avvenuto finora rispetto all’area in questione”. Questioni igienico-sanitarie perché, nonostante la pulizia del paese, le strade sono costantemente sporche e maleodoranti, “cosa che crea disagio agli stessi residenti e ne mette a repentaglio la salute” Il sindaco poi, fa sapere che nella giornata ha incontrato i responsabili nazionali dell’Enpa, dell’ Associazione Animalisti Italiani Onlus e i vertici regionali del Movimento Animalista, “i quali hanno preso atto delle motivazioni alla base della mia ordinanza e di cui con piacere ho constatato la piena disponibilità a collaborare con l’Amministrazione comunale per risolvere le attuali criticità, nonché per il futuro”.

Per Chiocchio “fiero della mia comunità che da sempre ama gli animali e che continuerà ad accudirli nel miglior modo possibile” ora sarà il tempo di agire per via legali, con la volontà di destinare il ricavato di eventuali risarcimenti ad attività ed eventi di sensibilizzazione verso il mondo animale e la tutela dell’ambiente.

A.S.

9 Commenti su "“Ordinanza gatti”: minacce e insulti, il sindaco passa alla vie legali"

  1. I gatti(immessi in natura dall uomo) sono responsabili dell estinzione di un gran numero di specie animali. Per gli amanti degli animali.

  2. . “Questioni igienico-sanitarie perché, nonostante la pulizia del paese, le strade sono costantemente sporche e maleodoranti, “cosa che crea disagio agli stessi residenti e ne mette a repentaglio la salute”. Il sindaco può fare tutte le ordinanze che vuole. Io sono curioso però, perché, da quanto detto sopra, pare che quelle strade di Cocullo, siano affollate da un numero eccessivo di gatti, tanto che i loro escrementi le appestano di “spiacevole lezzo”,sgradito a cittadini e forestieri. Giusto allontanarli allora,per purificare l’aria di Cocullo,pura ed incontaminata. Ma quanti gatti sono? I gatti è notorio, sono dei predatori del genere felino, forse il più piccolo. Esiste anche il gatto selvatico,un tempo erano in tanti, ora c’è rimasto qualche esemplare, immortalato dalle telecamere dopo tanti appostamenti. Il nostro gatto domestico, non credo che stermini più niente. Chi glielo fa fare, se ha da mangiare a crepapelle. Rammento che una volta, quando eravamo povera gente , le porte delle case avevano in basso ,un pertugio per il gatto. La sua presenza in casa era importante per cacciare i topi, che in tanti abituri, la notte ballavano,specie per chi dormiva in soffitta. Sarebbe interessante sapere quanti topi i gatti riescano a sterminare. Roma è invasa dai topi da quando è stata dichiarata guerra al gatto. Se il gatto ha eliminato molte specie animali,specie uccelli o lucertole etc. figuriamoci i leoni,i giaguari, i leopardi, le linci, il gattopardo,il ghepardo etc. Non fu Darwin a dire che il tutto in natura è frutto di adattamento e di evoluzione delle specie? Pensate ai cinghiali che aumentano a dismisura nel nostro hinterland. Non hanno rivali, nemmeno l’uomo riesce a ridimensionarli.
    PS Ricordo che Bigazzi, che animava “La prova del cuoco” come esperto di cucina ebbe a dire che durante la guerra i gatti li mangiavano,dopo averli messi a nudo, li lasciavano nell’acqua corrente dei ruscelli per una notte. Non l’avesse mai detto, fu allontanato dalla trasmissione e mai più riammesso. I gatti sono animali meravigliosi, dissero gli animalisti. Li amava Céline, uno in particolare di nome Bébert, ne fece uno dei gatti più celebri della letteratura, Charles Baudelaire, sua la paesia “le chat” , Charles Bukowski, aveva un vera passione per i gatti. Vi lascio con un suo pensiero: “avere una banda di gatti intorno è bello, se ti senti giù, basta guardare i gatti e ti senti meglio, perché loro sanno che tutto, è semplicemente com’è”. Etc.Etc. Io ho due gatti e sto in perfetta simbiosi con loro.

  3. Fa bene il sindaco Chiocchio a passare per le vie legali. Certi animalisti sono pericolosi, sono stati scritti insulti sui social da far accapponare la pelle! Gente che scrive solo quanto vede un gatto o un cane.

  4. I gatti conservano l istinto predatorio anche se regolarmente sfamati. Per questo motivo e per la smiaurata diffusione allo stato libero sono Responsabili del 10% circa del totale delle estinzioni di piccoli animali.

  5. I dati che ho dato sono frutto di studi e riferiti a livello globale. I gatti ,anche domestici , cacciano anche per il solo gusto di farlo, conservano in ogni caso il loro istinto , nulla di innaturale. Chi impone le sue leggi (prevaricando quelle di darwin..) è come sempre l uomo, che ha permesso la diffusione massiccia del gatto domestico in ogni parte del globo e ,immettendolo in ecosistemi giá indeboliti dalla smodata antropizzazione, non ha fatto altro che aggravare la minaccia di estinzione che grava su un gran numero di piccoli animali importanti e degni di esistere quanto il gatto. Gli altri felini citati dal signore sono in numero nemmeno paragonabile a quello dei gatti e nei pochi ambienti dove sono presenti sono specie AUTOCTONE. il problema del gatto è che in tutti i luoghi del mondo è una specie ALLOCTONA INVASIVA e pertanto enormemente dannosa per quei luoghi. il sig. Bernardo farebbe bene a informarsi sui danni provocati dalle specie aliene.

  6. bene,tutti rivendicano,pretendono, esigono diritti(doveri?)soprattutto per gli animali….
    e’ per gli umani?
    Non siamo capaci di dire una parola,dare una mano,un sorriso,una speranza,ai fratelli rimasti indietro,ai meno fortunati,a chi e’ caduto,in difficolta’,agli svantaggiati,anziani,malati,
    adolescenti,ecc..piu’ che sensibilizzare.occorre una profonda riflessione,o no?

  7. Il sig.Bernardo farebbe bene ad informarsi sui danni provocati dalle specie aliene, dice il sig.Valerio. Dipende caro amico dal punto di vista. Se le specie aliene vengono immesse in un territorio, significa che sono necessarie, altrimenti perché le immettono? Comunque,se ha pazienza,legga qua:http://www.greenstyle.it/i-gatti-salvano-il-pianeta-7471.html. Ecco un passo del blog: “sembrerebbe di primo acchitto un controsenso: in che modo i gatti pesano sulla sussistenza, non essendo un animale facente parte della catena alimentare umana? La motivazione è fin troppo semplice: i gatti da sempre svolgono una funzione irrinunciabile nell’eliminare specie parassite, come topi o serpenti, che minano l’agricoltura dell’uomo”.
    «I gatti sono fondamentali nel tenere sotto controllo la proliferazione di questi animali invasivi e possiamo dire che sì, gli uomini danno da mangiare ai gatti ma, senza di loro, non avrebbero loro stessi di che sfamarsi».Ancora:”in particolare il gatto randagio – ha garantito la salvezza di molte metropoli, sempre controllando la popolazione di topi, roditori e piccioni, normali veicoli di virus e batteri umani estremamente pericolosi etc.etc” .Dia un’occhiata a quel sito. Per non parlare della pet terapy. Questioni di punti di vista caro amico, di punti di vista.
    PS Ci fu un tempo, in cui i gatti furono massacrati. Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la bolla Vox in Rama che è il primo documento ecclesiastico ufficiale che condanna il gatto nero come incarnazione di Satana e dava l’avvallo della chiesa di Roma allo sterminio dei gatti e delle loro padrone,con essa autorizzava lo sterminio, a nome di Dio, di tutti i gatti neri e non. E mentre per gli Egizi il gatto nero era sacro, per la chiesa medievale era il demonio in persona. Povero gatto nero,un po’ di quella fama nefasta gli è rimasta addosso.Persino una suora,A Roma, per evitarlo con la macchina è andata fuori strada. La mente umana,caro Valerio è strana e dove non c’è cultura si fa strada l’ignoranza e la superstizione. Il guaio in Italia non sono i cervelli che se ne vanno, ma i fessi che ci restano.

  8. Scusate,rileggendo il post ho notato che al quarto rigo del post scriptum c’è scritto avvallo, anziché avallo. Il primo termine è il contrario del secondo che tra l’altro significa sostegno. Perciò va detto: la chiesa di Roma diede l’avallo e non l’avvallo. Ho fatto un copia ed incolla di questo sito, rivedendo l’episodio storico che io sapevo. hthttps://it-it.facebook.com/notes/max-inturri/i-gatti-neri-la-chiesa-e-la-stregoneria. Dove di fatto è scritto avvallo. E’ un errore molto comune.
    Ho tenuto a precisare, altrimenti il Grizzly mi percepisce come un ignorantone. Mai fidarsi di quello che scrivono gli altri. Pace e bene a tutti.

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