Ovidii Experience, open day per il Museo Ovidio

Non sarà una vera e propria inaugurazione. Da Palazzo San Francesco preferiscono di parlare di Open Day, per quanto riguarda il Museo Ovidio. Domenica 19 marzo le porte del Museo Laboratorio verranno aperte dello ore 10:00 a tutta la cittadinanza.

L’obiettivo è far conoscere il lavoro che finora si è svolto. In realtà la svolta vera e propria per la gestione non è ancora arrivata. E non arriverà fin quando non verrà nominato un direttore, con bando pubblico che verrà emanato solo dopo l’approvazione del bilancio. Il coordinamento scientifico del museo lo scorso mese è stato affidato a Raffaele Giannantonio.

Per la gestione, invece, i tempi non sono ancora maturi. Intano un altro piccolo passo è stato fatto, con la solita lentezza che da anni contraddistingue le vicende attorno a quella che dovrebbe essere la casa del più illustre cittadino sulmonese. Aperture estemporanee, con promesse altisonanti davanti al Capo dello Stato. Come quella fatta dall’allora sindaco Annamaria Casini che parlava di inaugurazione nel settembre 2017.

Intanto il complesso di Santa Caterina, in occasione del dies natalis ovidiano aprirà alla cittadinanza domenica. Potranno essere quindi visitate le sale espositive, organizzate per tappe rispetto ai luoghi vissuti dal Poeta e dove la comunicazione è affidata esclusivamente alle parole tratte dalle sue opere.

“Si tratta di un’occasione per riflettere sul futuro culturale della nostra Città – spiega Rosanna Tuteri -, attualmente ricca di musei ma non ancora dotata di una vera rete museale per la quale si sta lavorando intensamente. L’invito alla partecipazione è anche legato alla disponibilità a collaborare insieme perchè i musei siano luoghi vivi e da vivere pienamente”.

5 Commenti su "Ovidii Experience, open day per il Museo Ovidio"

  1. “Ovidii Experience”, “open day”.. ma come ca**o si esprime quell’ignorante che ha composto questo bel titolone su “Il Germe”?
    Evidentemente imbarcano proprio tutti in codesta redazione, dove senz’altro manca anche un banalissimo correttore di bozze, dotato (almeno lui!) giusto di un minimo di buon senso, di un minimo di Q.I. e di un minimo di padronanza della lingua italiana.
    Ma forse era un “figlio di papà” l’anonimo autore dell’articolo e tanto è bastato per esser imbarcato in redazione!

    • Giove Statore | 18 Marzo 2023 at 08:08 | Rispondi

      Mingaver, o meglio Domenico Calabrese, vedo che serve qualche ripetizione di lingue. Ovidii è il genitivo singolare latino del nome Ovidius, che traduce correttamente il complemento di specificazione nella frase “Esperienza di Ovidio”. Open day è un’espressione inglese, usata frequentemente per segnalare le giornate di apertura al pubblico di scuole, strutture etc. Ma comprendo che è impensabile pretendere la conoscenza del latino e dell’inglese da parte di persone che non hanno mai messo il naso oltre Bazzano, Pizzoli o Scoppito; luoghi dove l’espressione che più si avvicina a una lingua straniera è “Ju boss”.

  2. Conosco molto bene sia il latino, che l’inglese che l’ italiano. Ho fatto studi di glottologia coi compianti proff. Moreno Morani e Franco Toso dell’università di Genova.
    “Esperienza di Ovidio” diventa “Ovidii experience”?
    E in quale lingua? Né latino, né inglese, né tantomeno italiano concepiscono un’espressione del genere.
    È un invenzione dell’autore.
    Ognuno a casa propria (o anche in una cerchia privata di amici) è libero di usare la lingua o il dialetto che vuole ma su una testata pubblica, sia pure di una ristretta comunità, ritengo che si debba usare la lingua di tutti, ossia l’Italiano.
    Questo se si vuol dare anche al giornalismo una funzione educativa e sociale, oltre che informativa (con un’informazione che, comunque, dovrebbe essere lineare e accessibile a chiunque)

    • Solo tu non hai capito l’articolo. Penso che per quanto sia limpido anche un alunno di terza elementare potrebbe comprenderlo. Comunque tra un e invenzione ci va l’apostrofo professòòòòò

  3. Ma come!
    Alcuni giorni fa minghiavera ha risposto ad un mio commento a caratteri cubitali che ABITA A SULMONA.
    Quindi Bazzano forse l’ha oltrepassata!

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