Ovidio de “Il Principe e il poeta” al Piccolo Teatro dello Scalo a Chieti

“Cum subit illius tristissima noctis imago; quae mihi supremum tempus in urbe fuit…”

Siamo a Roma, nei giorni che precedono l’esilio, il verdetto piovuto sulla testa del poeta sulmonese, Publio Ovidio Nasone, tra i pensieri, i sentori attorno alla sentenza. La trama quella tratta dalle pagine di “Il Principe e il poeta” di Giuseppe Martocchia, che insegnò per molti anni a Sulmona. A far rivivere l’intenso testo dell’autore saranno gli attori delle compagnie teatrali “I viaggiatori nel tempo” di Sulmona e “Il canovaccio” di Chieti, sul palco del Piccolo Teatro dello Scalo a Chieti sotto la direzione artistica di Giancamillo Marrone, sabato 20 gennaio alle ore 21 e domenica 21 gennaio alle ore 18.

“Lo spettacolo – spiegano dalla compagnia – porterà il pubblico a ripercorrere le vicende che hanno segnato gli ultimi giorni del poeta Publio Ovidio Nasone in quel di Roma. Il suo conflittuale rapporto con il Principe Ottaviano Augusto e la sua consorte Livia Drusilla, fino alla “sentenza” che condannerá Ovidio all’esilio a Tomi”.

La regia è affidata ad un altro sulmonese, il maestro Pietro Maria Becattini, il cast é composto da: Pietro Maria Becattini, Giancamillo Marrone, Maria Francesca Galasso, Paola D’Onofrio, Fabio Ranalli e Nicoletta Solitario Lancia.

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