Pacentro-Marane, appaltati i lavori della provinciale Morronese

Sono stati affidati i lavori per l’intervento di mitigazione del rischio frana, al km. 0+300, sulla  Strada Provinciale n. 13 “Morronese”, che collega Pacentro con la frazione delle Marane, per un importo complessivo di 256.982 euro,  e sottoscritto dalla Soc. Tiss Ingegneria S.r.l. con  sede a  Gallarate (VA).

“L’Amministrazione Provinciale  – dichiara il consigliere delegato alla viabilità Andrea Ramunno –malgrado l’emergenza pandemica provocata dal SARS-CoV-2, continua a investire sulla rete viaria della Valle Peligna che dopo aver avviato, negli ultimi mesi, lavori per oltre 1 milione e148 mila euro sulle carrabili della S.P. n. 52 “Nolfese dir”, S.P. n. 53 “dell’Albanese”, S.P. n. 12 “Frentana” e la stessa S.P. 13 “Morronese” ora si appresta a mitigare il rischio frana su questa importantissima arteria di collegamento.  Il nostro compito è quello di restituire ai cittadini una viabilità che permetta agli utenti di spostarsi in sicurezza e un invito, ci auguriamo prossimo, a scoprire le aree interne, per incrementare lo sviluppo economico e sociale di queste magnifiche zone”.

“Tutti i territori meritano uguale attenzione – dichiara il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso – e i lavori appaltati negli ultimi mesi dimostrano la presenza dell’Ente in ogni area della Provincia. Per tutto questo lavoro ringrazio il nostro apparato tecnico e amministrativo, il delegato alla viabilità, Andrea Ramunno,  e tutti i collaboratori che lavorano per un’amministrazione moderna ed efficace”.

1 Commento su "Pacentro-Marane, appaltati i lavori della provinciale Morronese"

  1. francescovalentini1935 | 3 Dicembre 2020 at 17:50 | Rispondi

    Sembra che la chiusura dell’arteria Marane Pacentro si avvii a soluzione dopo una interruzione di anni per motivi difficilmente intuibili e nel silenzio generale:il problema era sentito e la prova e’ che vi sono stati numerosi interventi sull’argomento(io nevho fatti molti proprio da queste colonne ,invano.Visto l’importo dei lavori (bella somma,senz’altro ) non si giustifica lo stato di abbandono dell’arteria “nobilitata” da blocchi di cemento recuperati dalla “linea difensiva di bellica memoria” :ma tutto e’ ben quel che finisce bene,come dicevano i nostri avi:un grazie a coloro che hanno risolto il problema.

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