Pacifico, gli spettatori crescono ma c’è bisogno del sostegno del comune

Il bilancio di questi primi due mesi è piuttosto positivo, da un novembre timido, con poca affluenza, si è passati al dicembre dei grandi numeri.

L’aria al cinema rinato, Cinema Pacifico Sulmona-Circuito Ismaele, è di quelle propositive ma con i piedi ben saldi a terra perchè seppur la risposta si sia fatta sentire, bisogna passare alla conta e non solo dei 200 posti in sala da riempire ma dei numeri quelli veri, degli incassi, dell’economia, delle entrate.  A gestire il Pacifico è la Thalia srl– Ismaele Film Produzioni di Bari, di Vito Caggianelli, una sub-concessione passata dalla Viridiana Cinematografica srl di Giuseppe Armenise nelle mani poi della Thalia della quale Armenise è socio.

Caggianelli spiega insomma che nonostante il salto di presenze da 30 a 80 spettatori al giorno e le più rosee aspettative, si spera, c’è ancora tanto da recuperare, in primis un debito da estinguere, solo allora si potrà parlare di guandagni perché ad oggi ci sono 100 mila euro investiti che in 18 mesi, durata della concessione, “non riusciremo certo a recuperare”.

Gli incassi che per il 50 per cento finiscono ai distributori delle pellicole hanno bisogno di costanza e crescita ma la questione prioritaria resta la spesa da sanare l’importante investimento messo in campo per far fronte alle criticità della sala, dei locali per le ristrutturazioni. In realtà non pensavano di trovare così numerosi problemi e di tale entità, tra impianti, tinteggio, poltrone, tende, bagni, stucchi etc. Perché a fare i conti della serva o semplicemente ad occhio imprenditoriale prima di poter parlare di guadagni ce ne vuole di tempo. Quella cifra in 18mesi lo ribadisce non è recuperabile, abbiamo ridotto poi il personale da 4 a  2 persone per respirare un pò”, ed è per questo che la società ha chiesto al Comune un incontro per  un supporto, ottenere incentivi, agevolazioni, per sostenere la nostra impresa, anche solo un intervento per le bollette”

“Abbiamo riconsegnato un cinema ad una città e ci crediamo, sono oltre 3mila i sostenitori sulla nostra pagina Facebook che ci ringraziano,  continuiamo a portare avanti la nostra ottica di investimento ma dobbiamo rivedere qualcosa, dobbiamo confrontarci con l’amministrazione”. Se la sala va bene, il circuito è positivo, se ci sono problemi di liquidità i distributori non consegnano pellicole “o meglio ce le danno – spiega – per l’esperienza 40ennale nel settore, di Giuseppe Armenise, ma con clausole di tutela”. Insomma” lieti di riconsegnare un cinema ma indebitarsi per il Pacifico, no”.

“Non possiamo certo essere competitivi con le mutisale ma vogliamo essere un cinema con un taglio d’autore e per questo abbiamo delle progettualità, resta l’idea della rassegna dobbiamo ancora capire e intercettare i gusti dell’utenza dato il poco tempo dall’apertura per questo stiamo cercando un partner per la gestione diretta in loco”.

Dunque l’intenzione è quella di appoggiarsi ad una associazione sulmonese per scegliere e gestire l’offerta, confidando sempre che la risposta sia quella di dicembre.

E a proposito di offerta, in questi giorni al Pacifico e fino a mercoledì 17 gennaio, sarà proiettato il film di Carlo Verdone “Benedetta follia”, la storia è quella di Guglielmo uomo di fede e proprietario di un negozio di articoli religiosi i cui valori crollano all’improvviso quando sua moglie lo abbandona dopo 25 anni di matrimonio. Ma la vita è imprevedibile così l’incontro con Luna una ragazza delle borgate, improbabile candidata commessa. L’orario degli  spettacoli è diviso in tre proiezioni, due pomeridiane e una serale  16:45, 19:00, 21:15

Anna Spinosa

1 Commento su "Pacifico, gli spettatori crescono ma c’è bisogno del sostegno del comune"

  1. Gabriella esposito | 12 Gennaio 2018 at 19:35 | Rispondi

    Sono molto contenta che a Sulmona è tornata una sala cinematografica. Io e la mia famiglia andiamo spesso. A volte però preferirei vedere non solo film italiani.ce ne sono tanti che hanno proiettato ad igioland. I cittadini di Sulmona sono strani. Hanno criticato fino alla morte x la mancanza di una sala cinema in città ed una volta pronta continuano ad andare altrove. Il mio suggerimento è di mostrare alternativamente film italiani e stranieri e ci vorrebbe qualche idea nuova per invitare gli spettatori ad accorrere numerosi.

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