“Paladini dell’inattività”, da Palazzo San Francesco arriva la replica alla minoranza

L’Amministrazione “tartaruga”, come etichettata da parte della minoranza del consiglio comunale di Sulmona, replica per le rime alle accuse di totale immobilismo amministrativo dei suoi primi 15 mesi al timone della città.

La difesa dalle accuse di Salvatore Zavarella, Franco Di Rocco e Luigi Santilli, è stata messa nero su bianco in un comunicato stampa diramato da Palazzo San Francesco. La stessa Amministrazione si dice stupita che questo attacco arrivi da tre componenti di quella maggioranza che ha governato Sulmona negli ultimi 5 anni e mezzo.

Tre sono i punti in particolare sui quali l’attuale amministrazione si è voluta difendere. Il primo riguarda l’affidamento (mancato) per il parcheggio coperto di Santa Chiara.

“Relativamente al parcheggio interrato – spiegano da Palazzo San Francesco (come a tutti i parcheggi a pagamento cittadini), l’unica gara agli atti del Comune risale alla notte dei tempi e , per lunghi anni, si rileva unicamente una lunga serie di proroghe al vecchio gestore e non è dato rilevare, dall’esame degli atti, alcun atto di indirizzo finalizzato alla indizione di gare pubbliche. A fronte di ciò, l’attuale Amministrazione ha trovato un parcheggio in condizioni di oggettivo degrado (basti pensare alle copiose infiltrazioni di acqua piovana che hanno reso necessario il conferimento di un incarico professionale mirato alla verifica della staticità della struttura), con orari limitati di apertura e senza alcun investimento mirato al suo ammodernamento”.

C’è poi la questione del canile, con la gestione di Lida scaduta oggi e il passaggio di consegne a Code Felici, in attesa della gara, per i prossimi quattro mesi.

“Questa Amministrazione – si legge – ha impartito agli uffici opportune direttive mirate all’indizione e all’espletamento di una gara pubblica, che, ai fini del suo perfezionamento, richiede qualche mese e, per questa ragione, si è proceduto, sulla scorta del criterio di rotazione, ad un affidamento temporaneo di soli quattro mesi. Anche in tal caso, non si è conoscenza di atti di indirizzo, formulati dall’Amministrazione dell’epoca, mirati alla indizione di atti di gara”.

L’ultimo punto, invece, riguarda il comando della Polizia Locale, scoperto dal 2006, come ricorda la stessa amministrazione, e per il quale sono stati sborsati centinaia di migliaia di euro (pagati dai contribuenti) per differenze retributive. Un ruolo per il quale non è stato bandito un concorso pubblico neanche nei 5 anni e mezzo di amministrazione Casini.

“In ragione di tutto ciò – conclude l’Amministrazione -, viene fatto di chiedersi per quale ragione i tre consiglieri comunali, che hanno governato la Città per oltre cinque anni e che oggi si rammaricano della mancata esecuzione delle procedure in argomento, solo oggi si rendano paladini della esigenza e dell’urgenza di alcuni provvedimenti, da loro colpevolmente ignorati in lunghi anni di inattività”.

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