Palasport e morosi, Angelucci: “richiedenti valutati in base ai requisiti”

Un caso che non è passato inosservato, quello di “Palasport e morosi” con tanto di diffida piovuta sui banchi di palazzo San Francesco, a firma proprio di uno dei fruitori del Palazzetto a ricordare i debiti delle società nei confronti delle casse pubbliche. Insomma il Comune richiede credenziali alle società sportive che hanno fatto domanda di poter utilizzare l’impianto di via XXV aprile dimenticando, però, la clausola più importante, ossia se le società in causa abbiano diritto ad utilizzare le strutture o se hanno onorato eventuali debiti. Trascurando il dato dei morosi.

Sulla vicenda intende fare chiarezza l’assessore Nicola Angelucci che risponde “Il Comune nelle scorse settimane aveva emesso un semplice avviso pubblico per la gestione ed uso degli impianti sportivi locali, ricevendo tutte le istanze dei richiedenti, i quali, per poter raggiungere lo scopo, dovranno essere valutati in base ai requisiti in conformità al regolamento comunale vigente” e specifica “E’ pertanto sbagliato, come riportano alcuni articoli di stampa, sostenere che il Comune tratti tutti allo stesso modo senza distinguere i morosi in questa fase”

Sarebbe certo e scontato dunque, il rispetto dell’amministrazione delle leggi e regole ma l’assessore fa leva su altri punti e problemi “mi preme, però, sottolineare che, per una città come la nostra, purtroppo caratterizzata troppo spesso da scontri e conflitti in diversi ambiti, che tendono più a lacerare che a tessere, più a distruggere che a costruire, sia importante individuare soluzioni alle problematiche e fornire proposte, mettendo a sistema esperienza e conoscenza, anziché proseguire con attriti che stonano con i valori e i sani principi dello sport. Auspico, pertanto, che, in quest’ottica, gli utenti che interloquiscono con l’ente pubblico siano pronti per una fase propositiva e costruttiva, per il bene comune”. E di questo il Comune se ne renderà conto nel momento in cui toccherà agli interessati essere disponibili ad una condivisione degli spazi tra diverse società per l’utilizzo della stessa struttura. “L’amministrazione, dal canto suo continuerà a fare la sua parte nel rispetto delle normative vigenti” ribadisce Angelucci che conclude “Nello sport ci sono degli aspetti esistenziali e psicologici molto marcati, non soltanto fisici, ma è sempre la testa che comanda”.

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