Palloni e tamponi

Lo spettro del Covid aleggia in modo pesante anche negli impianti sportivi peligni. Che sia al chiuso o che sia all’aperto il virus ha imposto la sua legge e le sue regole. Regolamenti conosciuti bene dal mondo del pallone, quello a 11 e quello del futsal, che ha dovuto fermare i campionati a livello dilettantistico. Il summit di ieri, in videoconferenza, tra la Lega Nazionale Dilettanti e le società di Promozione ha fatto emergere una possibile ripresa il 13 febbraio, facendo così slittare ancora il ritorno in campo programmato per il 23 gennaio. Ad osservare con interesse sono Ovidiana Sulmona e ASD Valle Peligna, ferme dal 22 dicembre, giorno in cui le due compagini si affrontarono sul sintetico del “Pallozzi”.

Il Sulmona Futsal, invece, tornerà in campo il 29 gennaio con un calendario posticipato di ben 3 settimane e che, causa Covid, vedrà i sulmonesi di scena anche nella settimana santa, precisamente nel sabato che precede la Pasqua.

Attività sportive che non proseguono sotto gli occhi degli spettatori, bensì tra il sudore degli atleti che, nonostante rinvii e slittamenti, continuano ad allenarsi. Pochi palloni, più tamponi. E’ il mantra necessario per continuare a far viaggiare in parallelo sport e sicurezza. I tesserati del Sulmona Basket Centro Abruzzo, ad esempio, continuano a sottoporsi a test antigenici prima degli allenamenti, specie se trascorrono diversi giorni tra una seduta e l’altra. Il tutto a loro spese e per evitare spiacevoli inconvenienti, visto che gli incidenti di percorso, in epoca di pandemia, sono dietro l’angolo. Tra i biancoverdi, infatti, ci sono 3 attualmente positivi. Non aiuta di certo il rientro a scuola, con gli under che sono a rischio contatto con i numerosi positivi degli ultimi giorni fuoriusciti dagli istituti.

Nel mondo della palla a spicchi il campionato prosegue ufficialmente, anche se la lista di partite da recuperare inizia ad allungarsi. Dopo le gare slittate lo scorso dicembre i sulmonesi non sono tornati sul parquet lo scorso 8 gennaio, con la trasferta di Giulianova rimandata e la gara in programma il prossimo 20 gennaio che rischia di saltare.

Aumentano le spese per l’incremento della sicurezza anche per il Sulmona Volley. “Gli anni scorsi in trasferta ci spostavamo con tre autovetture – ci spiega Gianni De Angelis – Ora, invece, ne servono almeno il doppio per mettere non più di due ragazzi su ogni automobile. Chiediamo sempre il Green Pass e un certificato di negatività firmato dai genitori. Andiamo avanti, ma è difficile”. Il virus fa muro, non solo in senso figurato, anche sottorete. “Non abbiamo avuto contatti all’interno della nostra attività – continua De Angelis – però quando alcuni atleti sono stati a contatto con positivi hanno effettuato le procedure di rito, con rientro con tampone negativo. Il campionato? E’ fermo dallo scorso dicembre. Avevamo una partita alla vigilia di Natale. La gara è stata posticipata, così come quelle in programma il 17 e 23 gennaio. Auspico una ripartenza direttamente dall’inizio del girone di ritorno, per poi concludere quello di andata in un secondo momento”.

A salvarsi dai rinvii sono gli sport individuali. In piscine e palestre dallo scorso 10 gennaio è richiesto il Green Pass rafforzato per accedere agli impianti, ottenibile dalla guarigione o dalla doppia dose di vaccino che scaccia la paura di non poter tenersi in forma.

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