Pane e olio

Voi due ve la meritate proprio una come me.
Meritate le ciambelle senza il buco, il pane quotidiano raffermo e i biscotti per la colazione che ho dimenticato di comprare.
Volete mettere la comodità di avere qualcosa di concreto per cui strepitare in certe giornate, evitando così di affrontare il problema vero, quello che vi rende tanto nervosi e a cui non sapete dare un nome?
Può darsi -sì, come no- che io rovini ogni pasto appositamente.
Il disastro culinario come terapia psicologica antistress.
A voi la scelta: ridere di uno spezzatino bruciato, mentre con rassegnazione si assembla un panino con la mortadella scaduta solo cinque giorni prima, oppure dare eccessiva importanza all’orrida pietanza, permettendole di rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso.
In quest’ultima ipotesi, la minestra volerà giù dalla finestra, insieme a tutte le frustrazioni della giornata.
È meglio che impazzisca la crema, si stufi la carne, si rompa la frittata, soffochi la verdura o la mamma?

Fortunatamente esiste pane e olio, facile e buono come tutte le cose semplici. Pane e olio non si può sbagliare. Basta solo avere il pane (fresco), l’olio (evo) e il sale (q.b.).
Non vi sembra strano che ricordiate e ridiate spesso dei miei piatti sbagliati, senza invece andare mai col pensiero alle volte in cui è stato tutto perfetto? Le volte in cui ho seguito diligentemente i tutorial di cucina o le ricette di famiglia. Le rare cene in cui la bistecca era cotta a puntino: né bruciata, né al sangue, né al plasma, né congelata dentro il freezer.
Ve la meritate proprio una come me: sono la giusta punizione per due come voi.
Due che non mi domandano quale sia stato il pensiero che mi ha distratto, impedendomi di girare l’hamburger sulla piastra prima che fosse troppo tardi.
Due che non vogliono il prezzemolo nelle polpette e che affogano ogni cosa con il ketchup.
Due che si chiedono “Chi l’ha fatta?” se cucino i broccoli.
Due che fra mezz’ora devono uscire con gli amici e quindi “Mi faccio un toast al volo!”.
Io ci metto fantasia, impegno e un po’ di origano. Da voi pretendo un sorriso e il racconto di come è andata la giornata, altrimenti non vale la pena neanche di sporcare le pentole.
D’altra parte questa casa non è un albergo, ma nemmeno un ristorante.
Ve la meritate proprio una come me: una che vi metterà sempre nel piatto una cena, confronto alla quale la vostra giornata sembrerà un po’ meno brutta, la vita meno amara e certe persone meno insipide.

gRaffa
Raffaella Di Girolamo

1 Commento su "Pane e olio"

  1. ❤️❤️❤️
    Meravigliosa
    💕💕💕

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