Papà separati sulla panchina blu: un Registro per le bigenitorialità anche a Sulmona

Il colore scelto è il blu: non rosso sangue, né rosa donna. Uno stereotipo che in questo caso si fa simbolo, perché su quella panchina, che presto sarà realizzata a Sulmona (presumibilmente davanti al tribunale di piazza Capograssi), si accomoderanno, simbolicamente e non solo, i papà con i loro figli.

Papà separati che lunedì prossimo presenteranno nell’Aula consiliare di palazzo San Francesco a Sulmona il progetto della “Panchina blu delle bigenitorialità”, evento che segue il flash mob svoltosi in occasione dell’ultima festa del papà in piazza XX settembre.

Il fine, ovviamente, non è solo quello di colorare una panchina, ma soprattutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni a favorire la bigenitorialità, ovvero una più efficace attuazione della legge 54/2006, che, nell’interesse dei minori, assegna pari dignità ad entrambi i genitori nella separazione e divorzio. Una Legge, e prima ancora un diritto, purtroppo ancora contrastati da parte di un sistema civile e sociale che, fondandosi sulla contrapposizione e troppo spesso sulla colpevolizzazione, relega i papà ad un ruolo di meri erogatori del welfare familiare perdendo completamente di vista il senso e la sostanza profonda dell’ affido condiviso.

Lo strumento è il registro della biogenitorialità che l’associazione dei Papà separati ha chiesto al Comune di Sulmona di adottare il 31 marzo scorso. Si tratta di un registro, appunto, nel quale possono iscriversi tutti i papà separati, perché venga riconosciuto loro il diritto ad un pieno affido condiviso, che vuol dire, ad esempio, che le comunicazioni istituzionali (da quelle della Asl a quelle della scuola), vengano recapitate oltre che alla madre, anche al padre del bambino.

La panchina fisicamente dovrebbe essere messa a dimora il 20 novembre prossimo, in occasione della giornata mondiale del fanciullo: un arco di tempo durante il quale, si augura l’associazione, il Comune di Sulmona troverà il tempo e la convinzione per approvare in consiglio comunale il registro richiesto.

All’evento di lunedì, tra gli altri, interverrà Antonella Baiocchi, psicoterapeuta esperta in criminologia già assessore alle pari opportunità del comune di San Benedetto del Tronto, impegnata in prima persona nella lotta contro la discriminazione e per le pari opportunità inclusive, cioè impegnate nella tutela di tutte le vittime indipendentemente dal sesso. Perché cioè le pari opportunità, siano pari sempre.

2 Commenti su "Papà separati sulla panchina blu: un Registro per le bigenitorialità anche a Sulmona"

  1. ..squallida ironia a parte, quella dei papa’, che non sono genitori di serie B, mi sembra una richiesta condivisibile. Si parla abbastanza spesso di diritti delle donne e delle mamme e troppo poco di quelli dei papà..

  2. … se lo strumento è “ solo” un Registro… che si aspetta a palazzo Mazara per Istituirlo?
    O le “ piccole vendette” femminili riescono ad arrivare fin dentro a quelle stanze e nelle segrete menti ?
    Forza sù, in fondo professate di essere “ progressisti”… o lo siete solo a parole?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*