Paralisi a Palazzo, il caso Pd

“C’è un problema strutturale di evidente riorganizzazione della macchina burocratica comunale a cui occorre mettere mano e non può essere derubricata a momentanea difficoltà”. Torna sullo stallo amministrativo a palazzo San Francesco, alla vertenza irrisolta delle cooperative, il Pd locale che ieri sera si è riunito per completare le nomine all’interno della sua segreteria.
Un comunicato, quello firmato dal neo segretario Sergio Dante, che si muove sul confine tra la critica e la solidarietà all’amministrazione comunale, specchio di un organigramma interno e della sua rappresentanza istituzionale che sta tanto in maggioranza, quanto all’opposizione.
“Il lassismo con il quale si è affrontata la tematica con ritardi burocratici biblici, quand’anche giustificati da contingenti difficoltà degli uffici preposti, è francamente inammissibile – scrive infatti il segretario, che subito dopo aggiunge – è necessario uno scatto di orgoglio che veda protagonista in primis il sindaco, quale legale rappresentante dell’amministrazione, cui chiediamo di porre in essere ogni possibile iniziativa per portare a buon fine una vicenda che si trascina da fin troppo tempo, con grave pregiudizio di decine di lavoratori e loro famigliari. Chiedendo a tal fine, ove lo ritenga necessario, il coinvolgimento di Istituzioni, forze politiche e sociali cittadine, provinciali e regionali”.
Un passaggio, quest’ultimo, che non è scevro da un’altra contraddizione sulle posizioni assunte dai Dem regionali sul caso Sulmona e che più di un mal di pancia ha creato nelle maggioranze di Regione e Comune.
La visita di Pierpaolo Pietrucci ha aperto infatti una crepa nella barriera di protezione dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo e un’altra rischia di aprirla l’annunciata (dalla senatrice Pelino) visita del vice presidente Giovanni Lolli.
E’ proprio Lolli, però, a tirarsi fuori dal calderone delle polemiche: “L’invito fattomi dalla senatrice Pelino lo accetterò nel momento in cui ci sarà una richiesta e l’accordo del sindaco Casini – spiega Lolli a Il Germe – non ho intenzione di fare passerelle destinate a creare scompiglio, io ho un ruolo istituzionale e con le istituzioni voglio confrontarmi”.
Nel frattempo, insomma, se ne occupi il Pd locale che chiede, ancora una volta, una “conferenza politico-programmatica”.
Come maggioranza e come opposizione.

1 Commento su "Paralisi a Palazzo, il caso Pd"

  1. Il tempo passa e non si vedono schiarite all’orizzonte, maggioranza o minoranza?

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