Per Di Giandomenico gli studenti non sono la risposta, visto che la città si regge quasi esclusivamente con il volontariato. “Va bene la solidarietà e ringrazio di cuore tutti i volontari – scrive Di Giandomenico – penso a quelli delle frazioni impegnati a garantire decoro e pulizia in aree come l’Abbazia celestina e in altri luoghi dimenticati dal Comune. Insomma si ricorre al volontariato, ma non si costruisce un meccanismo virtuoso, non si gettano le premesse per creare, dalla difficoltà, nuovi posti di lavoro. Il fallimento di questa amministrazione è ormai indescrivibile. La comunità spende moltissimo per la pulizia di questa città ed è persino invitata a continuare a pulire. Insomma qualcosa non quadra, i conti? In consiglio comunale hanno giustificato l’ennesimo aumento della tariffa per pulizia e smaltimento (+0,50 centesimi per le famiglie e +1 euro per gli esercizi commerciali) con il fatto che si puntava a migliorare il servizio. E questi sono i risultati?”
Conclude il presidente di Italica: “Insomma per dirla con un vecchio detto napoletano cornuti e mazziati! Ci sono aree e strade di Sulmona che non vengono spazzate da mesi e nessuno si preoccupa di far rispettare la convenzione siglata nel 2014 tra Cogesa e Comune. Ci chiedono altri sacrifici economici e poi si strumentalizza il volontariato per fare ancora cassa. L’ennesimo tentativo mal riuscito di nascondere sotto il tappeto la sporcizia di questo disastro amministrativo”.
S.M.
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