Un Parco Regionale commissariato da cinque anni, con un Piano già pronto e inviato a Regione Abruzzo da un anno e mezzo che, inspiegabilmente, rimane bloccato. È questo il contenuto di un’interpellanza firmata dal Consigliere regionale M5S Giorgio Fedele, con cui chiede spiegazioni alla Giunta in merito alla gestione del Parco Sirente-Velino.
“Il primo Commissariamento – afferma Fedele – è datato 2015, ed è difficile
comprendere come mai non sia mai terminato. Addirittura, in seguito alle
dimissioni nel 2018 dell’allora Commissario Annabella Pace, l’ex Presidente
D’Alfonso ne nominò un secondo, Igino Chiuchiarelli. Non è ancora stato
nominato nemmeno il nuovo Consiglio di Amministrazione, così che diventa
impossibile indire il concorso per un nuovo Direttore, ruolo che risulta ancora
vacante da ormai due anni”.
“Altra cosa estremamente grave, in questa superficiale gestione da parte della
politica, è il blocco completo dell’iter di approvazione del Piano Parco. Il
testo venne approvato nel febbraio 2017 dal Commissario e trasmesso ai Sindaci
della Comunità del Parco. Dopodiché è stato trasmesso, nel luglio del 2018, a
Regione Abruzzo, affinché venisse portato in Consiglio regionale per
l’approvazione definitiva. Invece, da allora, del Piano del Parco non si hanno
notizie. Il testo è ancora fermo in qualche cassetto della Regione e le
motivazioni sono sconosciute. Ciò determina il blocco completo del documento e
l’impossibilità di fare una programmazione a lungo termine per il futuro del
Parco Sirente-Velino”.
“Quello che pretendo dalla Giunta e dall’Assessore Imprudente è fare chiarezza
sulla gestione del Parco, un bene pubblico fondamentale per la nostra Regione,
la più verde d’Europa, sia a livello turistico-ambientale che di sviluppo
economico. A cominciare dal perché il Commissariamento prosegua da 5 anni e come
mai nessuno, nemmeno con la nuova Giunta di centro destra, sia andato a
recuperare il Piano del Parco per portarlo all’attenzione della commissione
competente. La nostra è una Regione caratterizzata da sempre da pratiche
bloccate senza motivo e burocrazia infinita, portando a una inaccettabile forma
di immobilismo. È il momento di cambiare e che il centro destra inizi ad
occuparsi seriamente di tematiche come questa”, conclude.
Chiudere queste entità amministrative che per parassitaria finzione ambientale elargiscono stipendi elemosine e gettoni,oltrepoi il concetto di tutela ambientale particolare è ampiamente sorpassato dalle intuizioni proiettili di Greta Thumberg se l’ambiente deve essere salvaguardato in tutto il mondo allo stesso modo ed anche con leggi di collaborazione sovrannazionale.