Pasti finiti, interrotta la mensa nelle scuole

Le chiamano “ragioni giuridico-amministrative” e almeno hanno avuto la decenza di non scriverci impreviste. Perché che sarebbe finita come è finita non ci voleva molto a capirlo e d’altronde Il Germe lo aveva scritto. Bastava farsi due conti.
Da domani niente più mense per gli studenti delle scuole sulmonesi: niente di niente, si resta a casa, niente doposcuola (a meno che qualcuno decida per il pranzo al sacco), niente pasti, e che le famiglie si arrangino tra baby sitter e nonni se proprio hanno da lavorare o peggio da fare gli ultimi acquisti di Natale.
La comunicazione del Comune è arrivata solo ieri alle direzioni scolastiche e solo oggi resa nota alle famiglie: da domani la tavola non sarà più imbandita nelle scuole, sicuramente fino all’inizio delle vacanze (quindi tre giorni ancora) e dopo si vedrà, previe “propedeutiche determinazioni dirigenziali in merito”. Insomma se si riesce a trovare una firma, a fare una gara (cosa molto improbabile) o a far passare l’ennesima illegittima proroga o affidamento sotto soglia come legge non prevede, anzi vieta, è bene, altrimenti il servizio pubblico diventa disservizio. Ancora una volta interrotto.
E’ successo, così come avevamo scritto, infatti, che gli 8.988 pasti acquistati con affidamento diretto e sotto soglia a fine novembre sono esauriti. Un nuovo affidamento non è pensabile, una gara men che meno, visto che non se ne fa una vera dal 2010 (scaduta nel 2014) e visto che, al momento, a Sulmona non esiste la Centrale unica di committenza.
Bisognerà sperare che entro gennaio si riesca ad imbastire un’altra garetta, e che nel frattempo si riesca a ricostituire la Cuc e che magari, a quattro anni dalla scadenza di una gara vera, se ne faccia un’altra.
Perché le “ragioni giuridico-amministrative” non coincidono con le ragioni dell’utenza, anzi vanno proprio nel senso opposto.

1 Commento su "Pasti finiti, interrotta la mensa nelle scuole"

  1. bene,possibile che i genitori,adulti tifosi dei politicialtroni,amici,amici degli amici e sudditi del signore del momento,non hanno nulla da dire,meglio un’ azione,non denunce,
    o esposti alle autorita’ di controllo…ma un’azione,coraggio ,per ottenere risultati ci vuole un segnale forte,chiaro,un richiamo,avvertimento,monito: mancano i servizi,la sicurezza ,ecc,ecc tutto previsto dalle disposizioni di Legge? …gli alunni,non entrano nelle scuole,ai dirigenti,e politici ,le responsabilita’,altro che liceo convocazione di chi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*