Pasti salati a mensa. Petizione e protesta dei genitori contro l’aumento dei prezzi

Non vanno giù né pranzi né aumenti dei prezzi ai genitori dei piccoli studenti di Sulmona. Le tariffe per accedere al servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico 2023/24, pubblicate lo scorso mercoledì da parte del Comune di Sulmona, sono troppo alte a detta di alcuni familiari dei bambini delle scuole sulmonesi. Il prezzo per ogni pasto, per chi non beneficerà delle agevolazioni legate all’Isee, sarà di 6,03 euro. Un costo troppo salato, che non tutti sono pronti ad affrontare dal prossimo ottobre, ovvero quando verrà riaffidata dal Comune la gestione delle mense scolastiche.

I genitori vogliono lanciare un messaggio forte, e il primo passo (seppur virtuale) è già stato compiuto. Su Change.org, infatti, è stata indetta una petizione indirizzata proprio al sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero. “I nostri figli hanno diritto ad avere una mensa quanto meno dignitosa – si legge tra le motivazioni – e le istituzioni devono garantire questo diritto”.

Sono diverse le richieste avanzate in relazione all’aumento dei prezzi. Tra esse, vi è quella di un ribasso delle tariffe anche per i residenti al di fuori del Comune. Per loro, infatti, non è previsto alcun tipo di agevolazione per l’accesso ai servizi di refezione scolastica. Va aggiunto, però, che i prezzi potrebbero già essere ritoccati prossimamente. Infatti, un lieve ribasso potrebbe avvenire in sede di gara d’appalto per l’affidamento del servizio.

Nella petizione (che in questo momento ha raggiunto le 114 firme), viene richiesta una migliore qualità del cibo, oltre a menù idonei per bambini in età scolare.

Un ultimo punto riguarda la possibilità di poter portare il proprio pasto direttamente da casa, evitando così di usufruire della mensa e, di conseguenza, pagare i 6 euro giornalieri che, per una famiglia con almeno un figlio frequentante del tempo pieno, significano 30 euro a settimana.

Inoltre alcuni genitori delle scuole sulmonesi sono pronti a una protesta simbolica, andando a ritirare, prima dell’ora di pranzo, i propri figli da scuola nella giornata di lunedì 27 febbraio, così da lasciare vuote le mense degli istituti. Un boccone troppo indigesto.

3 Commenti su "Pasti salati a mensa. Petizione e protesta dei genitori contro l’aumento dei prezzi"

  1. Genitore incazzato | 25 Febbraio 2023 at 08:17 | Rispondi

    Ma la commissione mense??? Poi perché non pubblicare il menù redatto dalla asl con tanto di nome del nutrizionista?

  2. Genitore incazzato bis | 25 Febbraio 2023 at 15:06 | Rispondi

    A ) non farli più mangiare a scuola
    B ) pranzo da casa.
    C ) Per recuperare le ore di rientro pomeridiano, andare anche a scuola al sabato.
    Non mi sembra difficile…
    Tanto potremmo pagare anche € 10.00 a vassoio, di sicuro non cucinera’ Cannavacciuolo.

  3. Finita la pacchia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*