È accaduto di nuovo: un paziente Covid stanziato nel vecchio pronto soccorso e in attesa di essere trasferito nella rete ospedaliera Covid regionale, si è recato nell’edificio dell’ospedale – senza mascherina – per acquistare una bevanda al distributore che si trova di fronte il reparto di Rianimazione continuando poi la sua passeggiata fino al termo scanner quando è stato bloccato e riportato nella sua stanza. L’ospedale è stato immediatamente chiuso ed è in corso la sanificazione dei locali che l’uomo ha frequentato. L’episodio segue quello di alcuni giorni fa in cui un’ottantenne positivo al Covid si è “concesso” una passeggiata nell’ospedale mandando in affanno la struttura che anche in quel caso è stata chiusa per per effettuare le necessarie operazioni di sanificazione degli ambienti.
Nell’ospedale di Sulmona intanto la situazione è al limite delle capacità. Situazioni come quella odierna sono possibili perché la mancanza di personale costringe le due unità operanti a dividersi fra Pronto soccorso nuovo e quello vecchio dove sono ospitati i pazienti Covid in quella che è diventata a tutti gli effetti “l’area grigia” Covid dell’ospedale di Sulmona. Non sono certo questi gli unici disagi per la struttura, i pochi posti a disposizione nell’ex pronto soccorso sono spesso saturi e i pazienti sono costretti ad essere ospitati nelle ambulanze, qui nei giorni scorsi, un degente Covid ha perso la vita in seguito ad un arresto cardiaco.
Ma una denuncia penale? Mi sono rotto le palle di questo garantismo e buonismo italico