
Una presunta crisi respiratoria ha portato ieri l’ambulanza a fare di nuovo visita al carcere di Sulmona per soccorrere il detenuto che qualche giorno fa aveva tentato di incendiare la sua cella e che Mauro Nardella della Uil definisce “pazzo e provocatore”.
Un soggetto comunque problematico che, secondo la Uil, andrebbe rinchiuso in una struttura specializzata e attrezzata: “Il carcere di Sulmona è un penitenziario privo di personale sia sanitario che penitenziario deputato al contenimento di soggetti psichiatrici – scrive il segretario territoriale, Mauro Nardella -. Il Dap continua ad inviare persone che in altri tempi sarebbero state ricoverate in un ospedale psichiatrico giudiziario. Struttura quest’ultima che inizia a farsi rimpiangere visto che se non altro, quando ancora era funzionante, al suo interno si poteva contare su di un personale formato e sempre pronto a far fronte ad una situazione del genere.
Ora – continua il sindacalista – ci si chiede cosa ancora bisogna aspettare per far capire ai dirigenti di turno deputati alla assegnazione dei detenuti di questo genere che gli stessi andrebbero rinchiusi in strutture attrezzate per contenerli e non inviarle in realtà solo perché è presente uno psichiatra. La speranza è che non si debba arrivare a scrivere una pagina di cronaca nera prima di trovare la giusta soluzione”.
Mauro la prossima volta che viene qualche capoccione p garante im visita al carcere, quando passa davanti alla cella di uno di questi, falla aprire e allontanati,
Un commento da elogiare…mah, sempre più stupita!!
Giovanotta io mi sono firmato con nome e cognome
e del carcere ne so sicuramente più di te
Basterebbe un titolo di studio più adeguato o l’umiltà di tacere per evitare certe figure. L’agente vigila non fa diagnosi utilizzando termini primitivi.
Sicuramente ne saprà più di me del carcere soltanto,per il modo e il tono con cui si rivolge è tutto un dire.