La crisi che ha investito i medici pediatri in Valle Peligna, con 1.400 bambini rimasti senza il proprio punto di riferimento sanitario, è arrivata anche nella sede del Consiglio Regionale. A portare il tema tra i banchi è stata la consigliera regionale, nonché sindaca di Prezza, Marianna Scoccia, la quale ha chiesto all’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, chiarezza e trasparenza in merito alla vicenda.
“Le risposte della Verì lasciano poco spazio alle interpretazioni ed anche alla soddisfazione – commenta la Scoccia. Una carenza che doveva essere gestita per tempo e sulla quale bisogna intervenire immediatamente affinché non si trasformi in vera e propria emergenza. In questo momento di medici non ce ne sono, ha spiegato l’Assessore, quindi, oltre alla sottoscrizione a livello nazionale dell’accordo per la proroga dell’età pensionabile da 70 a 72 anni, ci sarà a fine marzo un avviso pubblico per il reclutamento di medici per le zone carenti. Con una programmazione più attenta probabilmente si sarebbe evitato di lasciare migliaia tra bambini e ragazzi senza pediatra”.
“Quello che, secondo me, è possibile fare nell’immediato – conclude -, come è stato nell’Asl di Pescara, è derogare per 6 mesi il numero massimo di assistiti per ogni medico e portarlo a 1.000. Certo, questo sarebbe solo un provvedimento tampone e non la soluzione definitiva ma potrebbe, in attesa dell’avviso per nuovi medici, tranquillizzare i tanti genitori che si sono ritrovati senza pediatra per i loro figli”.
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