
Indosserà sul polso un braccialetto elettronico il 46enne accusato di atti persecutori ai danni della propria ex. Il provvedimento è arrivato questa mattina per mano del gip del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, che ha apposto la propria firma sull’atto. La notifica, invece, è stata affidata ai carabinieri della stazione di Sulmona, che hanno comunicato la misura cautelare di divieto di avvicinamento, a meno di cinquecento metri, dai luoghi frequentati dalla vittima.
La ragazza, una ventenne, sarebbe stata ripetutamente pedinata, offesa e aggredita fisicamente al termine della relazione con l’uomo. Una fine non accettata dal quarantaseienne, come riporta l’accusa che parla di “condotte persecutorie, molestie, pedinamenti e appostamenti nei pressi dell’abitazione della vittima. Atti avvenuti a cavallo tra l’ottobre 2024 e il febbraio di quest’anno, contornati da telefonate, minacce e offese secondo la procura della Repubblica di Sulmona.
L’apice ci sarebbe stato nel mese di dicembre, prima con una spinta ai danni della vittima, il 15 dicembre, poi con uno schiaffo in pieno volto, nella vigilia di Natale. Atti che che “hanno causato uno stato di sofferenza, ansia e disagio psico-fisico” alla vittima.
A nulla è valso l’ammonimento arrivato direttamente dal Questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, lo scorso gennaio. Gli atti persecutori sono continuati, anche se lo stesso 46enne ha smentito il tutto davanti ai carabinieri. “Semplici litigi. Cose che possono accadere”. Alibi non accolto dal gip che ha fissato per lunedì l’interrogatorio di garanzia.
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