Pedonalizzazione fittizia, Sulmona Senza Smog: “Ripristinare la vecchia Ztl”

“Non A.P.U. ma I.P.U”. Esordisce così il movimento Sulmona Senza Smog a proposito della “pedonalizzazione” ri-aggiornata dell’amministrazione Casini chiedendo il ripristino della Ztl per come era prima della sperimentazione. “L’unico scopo della Delibera – si legge in un post lanciato si Facebook – è quello di ridurre la durata della ZTL di ben quattro ore e mezzo al giorno. Un provvedimento che ci riporta indietro di anni ed è sventolato come una bandiera di sensibilità ambientalista”.

Uno “spezzatino pedonale”, così lo definiscono, che “lascia campo libero a tutti gli attraversamenti: via Roma, via Mazara, via Paolina, vico dell’Ospedale, via Aragona, via Ciofano, largo Faraglia, via D’Eramo, piazza Plebiscito, piazza Minzoni”.

“Isolotti pedonali” più che isola, in sintesi, ” – che non porteranno nessun beneficio alla Città – prosegue lo sfogo -. Su questi Isolotti sarete al sicuro, sulle altre strade potrete respirare liberamente lo smog degli automobilisti che potranno scorrazzare più di prima.
La cosa che ci ha deluso maggiormente è stata quella di essere stati chiamati a collaborare con idee e proposte alla nuova sperimentazione, annunciata come innovativa e che ha accolto soltanto le proposte della parte più arretrata della società sulmonese”.

D’altronde l’ipotesi di partenza era quella di mantenere l’attuale Ztl , invece le cose sono andate diversamente. Lamentano zero rispetto per i residenti da Sulmona Senza Smog perché “il centro storico non è solo corso Ovidio;
nelle ore serali e notturne si ha diritto a non respirare i gas di scarico e a non dover sentire il rumore continuo di un traffico, fondamentalmente inutile; non sta scritto da nessuna parte che se non ci sono pedoni, le auto debbano riempire il vuoto; il passaggio continuo di automezzi provoca vibrazioni che, alla lunga, danneggiano il patrimonio edilizio e monumentale della città. Inoltre, danneggia le strade che devono essere continuamente riparate con pesanti costi per la collettività”.