

Non si tratta di una dimenticanza, in realtà, ma dell’ennesima diversità di vedute tra gli uffici di palazzo San Francesco: l’assenza del dirigente del quarto settore (ancora in malattia come quasi tutto il suo settore), infatti, ha portato a sottoporre la procedura al facente funzione, la segretaria Francesca De Camillis, secondo la quale, però, per individuare le ditte in questione non si può procedere come si è sempre fatto (ovvero con un avviso di manifestazione di interesse a cui segue una chiamata in somma urgenza), ma si deve seguire l’iter della gara sul Mepa, cioè il mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Con tutti i rischi che questo comporta nel caso se la dovesse aggiudicare qualche ditta di fuori (che non conosce il territorio) e soprattutto in considerazione del fatto che la gestione del piano neve, secondo chi lo ha gestito negli anni, non può essere così rigido da rispondere ad un capitolato definito. Insomma ci vuole un po’ di elasticità per poter intervenire dove più serve a seconda delle situazioni che si vengono a creare.


Con calma, finché neve non ci travolga. Così, d’altronde, è stato per la rendicontazione delle spese per la copiosa nevicata dello scorso anno le cui carte non sono ancora arrivate in Regione che, appena qualche giorno fa, ha pagato finalmente i primi milioni di euro di risarcimento ai Comuni: della nostra zona, in realtà, gli unici a rientrare nel bonifico, per il momento, sono stati Pratola Peligna (54mila euro) e Campo di Giove (15mila euro). A Sulmona dovrebbero essere risarciti circa 200mila euro. Magari poi si fa tutto un conto…
Commenta per primo! "Piano neve, Sulmona ancora senza mezzi"