Documento programmatico e Piano, ripercorre le tappe Mazzocca, erano pronte già nel 2014, “ma nella fase di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), il Ministero dell’Ambiente chiese alla Regione Abruzzo (ndr. febbraio 2016) di aggiornare tutti i dati gestionali dello strumento di pianificazione”. ci si è attivati, dunque, nella redazione di un nuovo documento di Piano “peraltro resasi necessaria anche alla luce della pubblicazione del ‘Decreto Inceneritori’ del 2016 ed al fine di chiarire la posizione della Regione Abruzzo assolutamente contraria alla realizzazione di un impianto dedicato di incenerimento dei rifiuti urbani di 120.000 t/a, come invece ancora previsto dallo stesso”. Un inceneritore non necessario per l’Abruzzo con un fabbisogno che si aggira, dalle stime effettuate, intorno alle 58mila tonnellate. Numeri che hanno condotto la Regione a riconfermare ancorail proprio “no” alla sua costruzione. “A tal proposito – incalza Mazzocca – si accolgono favorevolmente le dichiarazioni dell’attuale Ministro all’Ambiente Costa di non volere realizzare inceneritori e di voler modificare il DPCM. Pertanto ci si aspetta una valutazione positiva del nostro Piano Regionale dei Rifiuti da parte del Ministero competente, valutazione che sarà ulteriormente rafforzata dalla costante crescita delle raccolte differenziate dei Comuni”.
“Ora – conclude il Sottosegretario regionale – sarà necessario superare l’eccezione di costituzionalità sollevata dal Consiglio dei Ministri sulla L.R. 5/2018, per la quale è stato presentato un apposito disegno di legge regionale al fine di dare corso al documento di Piano approvato dal Consiglio regionale con Verbale n. 110/8 del 02/07/2018, uno strumento che intende procedere convintamente verso un’economia circolare e diffondere le buone pratiche ambientali dei cittadini e delle imprese”.
S. P.
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