PianoPiano: la Pasqua laica di Sulmona

I piani, a PianoPiano, il maltempo li ha solo cambiati, senza riuscire a rovinarli. La pioggia scesa abbondante nel pomeriggio di sabato, infatti, ha costretto gli organizzatori ad annullare alcuni concerti in programma, cercando di salvare il resto della seconda giornata dell’evento. Le migliaia di persone in strada, con ombrelli e giacca antipioggia, hanno voluto dire a quelli di Mutagninjazz che, comunque, loro erano pronti alla sfida. E l’ottimismo e la tenacia sono stati ripagati, perché asciugate le lacrime della pioggia, nel centro storico di Sulmona è tornato il sorriso e, soprattutto, la musica. Con i pianoforti lungo il corso, nei cortili suggestivi o sotto l’ombrello dei monumenti belli. In una città che si scopre piena di storia anche musicale, come ha ricordato Gigi Di Rienzo, che con Ernesto Vitolo e Agostino Marangolo, trio nella band di Pino Daniele ai tempi di Nero a Metà, ha raccontato un antico legame con la città: quando cioè proprio qui, nei sotterranei dell’Europa Park Hotel, loro e Pino scrivevano e costruivano uno dei più grandi capolavori della musica italiana.

Città che ispira, Sulmona. Quando bella ed elegante si offre all’arte e alla cultura, riscopre la sua identità e si fa comunità.

In questo, PianoPiano, evento conclusivo, ma non secondario di Muntagninjazz, ha dimostrato di essere grande costruttore, confermandosi, senza dubbio, e oltre le sfide e i cortei della Giostra, di essere l’evento più importante e qualificante dell’estate sulmonese.

Di più: una sorta di Pasqua laica della città.

Non è solo una questione di numeri, di fiumi di gente per strada fino a tardi. Ma anche di predisposizione del pubblico e dei sulmonesi. Quelli che tornano a posta, proprio come per la Madonna che scappa la domenica di Pasqua, quelli che invitano con orgoglio gli amici di fuori a vedere di cosa sia capace la patria di Ovidio, quelli che si danno appuntamento per le reunion d’infanzia, mentre qualcuno si lascia scappare un “auguri”.

I visi per strada, davanti ai locali affollati, sono distesi e sorridenti. Si brinda al bello e non allo sballo, mentre l’anziana in carrozzina si fa spazio tra i tavoli degli apertivi. Come pari tra i giovani, in un unico afflato.

La musica è una furba complice, una scusa elegante e gradevole, ma è solo una “spezia” di un piatto che si compone di semplici ma genuini ingredienti.

Sembra inverosimile che di fronte a tanta evidenza, quest’anno PianoPiano sia stato praticamente cassato dai contributi comunali di cui godeva fino allo scorso anno dalla mano di un ufficio che lo ha considerato “contributo non consolidato”. E che, perché la magia si ripetesse, siano dovuti intervenire in extremis sponsor privati.

L’assessora alla Cultura, Emanuela Cosentino, dal suo profilo Facebook elogia e auspica “che questa manifestazione continui a crescere e a ricevere i riconoscimenti che merita”. Il Comune, però, quest’anno non ha messo un euro (i 20mila euro assegnati sono per il Muntagninjazz e non per PianoPiano) e non c’è stata variazione di bilancio (annunciata in campagna elettorale) in soccorso.

Neanche questo, però, ha rovinato i piani di PianoPiano, come quando fuori piove la domenica di Pasqua.

4 Commenti su "PianoPiano: la Pasqua laica di Sulmona"

  1. Ringraziamo l’assessore Cosentino per il nutrito cartellone di eventi. Una preghiera….lasci il posto, se possibile subito, a chi possiede capacità ed esperienza. Grazie!

  2. Plexiglass trasparente | 25 Agosto 2025 at 07:03 | Rispondi

    Ma il CV degli assessori dove si trova pubblicato? In amministrazione trasparente non lo trovo

  3. Devo ammettere che venerdì sera sulmona era meglio di qualsiasi altra località turistica italiana !
    Divertimento cultura e relax

  4. piscinaecarciofo | 25 Agosto 2025 at 11:44 | Rispondi

    tutta sta manfrina per dimenticare…inceneritore, immondizia e sanità latitante—Buona musica 🙂

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