Sette firme, diciotto ore non riassegnate all’Ufficio per i Servizi alla persona e una lettera indirizzata al sindaco, alla giunta e al Consiglio Comunale di Sulmona. E’ la sintesi della missiva scritta e protocollata da sette dipendenti comunali dell’Ufficio Servizi alla persona e Ufficio di Piano, dopo le richieste disattese dall’approvazione del PIAO.
Ma la vicenda inizia lo scorso aprile, quando i dipendenti dei due uffici protocollarono una lettera, sottolineando criticità e problematiche tali da ripercuotersi negativamente sul buon andamento dell’operato. Una comunicazione urgente per ripristinare l’originale dotazione organica. Al messaggio fece seguito una convocazione, lo scorso 6 giugno, per un incontro con il sindaco, Gianfranco Di Piero, l’Assessore alle Politiche Sociali, Paola Fiorino, e il Segretario Generale e della Dirigente della I^ Ripartizione.
Un vertice per esporre le criticità, durante il quale si apprese che nel PIAO, all’epoca in corso di approvazione, le 18 ore afferenti agli Uffici Servizi alla persona e Ufficio di Piano disponibili in seguito alla richiesta di lavoro part-time formulata ed autorizzata ad una dipendente, assunta a tempo indeterminato, non erano state riassegnate agli Uffici Servizi alla persona e Ufficio di Piano.
Alle richieste di delucidazioni fecero seguito le rassicurazioni. Nel PIAO sarebbe stata disposta un variazione che, nei fatti, è stata deliberata la scorsa settimana. Una modifica che conferma la presenza di personale a tempo determinato. Forza lavoro già in servizio presso gli Uffici. Nessun riferimento, invece, in merito alla riassegnazione ai Servizi alla Persona delle 18 ore a tempo indeterminato tolte.
“Tutto ciò – si legge nella lettera – per ribadire la situazione di perdurante “affanno amministrativo” e il conseguente “stress correlato” per i dipendenti degli Uffici interessati derivanti dall’aumento degli adempimenti connessi al ruolo di ECAD svolto dal Comune di Sulmona a cui va ad aggiungersi l’impegno che i dipendenti (in quanto incardinati nell’Ufficio Unico di Progettazione) devono garantire nell’ambito dell’avviso sulle Aree Urbane Funzionali. Si precisa che tutti gli Uffici dei Servizi alla Persona stanno continuando a garantire il servizio ai cittadini di tutto l’Ambito e la fattiva, attiva e continua collaborazione con gli Uffici regionali e comunali dell’ADS n. 4 Peligno. Come ribadito nell’incontro la preoccupazione dei dipendenti tutti è di non riuscire però più a garantire la qualità elevata raggiunta e dimostrata sino ad ora nonché il rispetto delle tempistiche inerenti i bandi regionali e ministeriali (avvisi, istruttoria, fase attuativa) e la conseguente predisposizione di rendiconti soggetti a controlli”.
… a parte la complicazione della lettura e comprensione dell’articolo per le sigle PIAO… l’ECAD… l’ADS… il male dell’italietta sono le “ tutele “ oltre ogni limite della sopportazione umana di un esercito di sedicenti lavoratori per lo più assunti per “ grazia ricevuta “ dalla “ SIGNORIA “ politica che si alterna al governo degli ENTI pubblici locali, con il solo scopo attraverso il nepotismo e clientelismo – oltre all’incapacità di gestire il bene pubblico – di sperperare e dilapidare immense risorse di fondi e denari della collettività… un pozzo senza fondo che ha accumulato un debito di 3.000 miliardi di € …
Abbiamo un’immenso esercito di giovani e meno giovani, plurilaureati e tecnologicamente preparati all’uso di computer e programmi informatici, pronti e capaci di occuparsi di… PIAO… ECAD… ADS… al meglio e velocemente, se solo si togliessero le “ Guarentigie “ di licenziamento previste per i dipendenti pubblici… 7 giorni di preavviso e poi a casa…