Picchia la sua ex, la Pm in lacrime durante il processo. Condannato a 2 anni e mezzo

Il pubblico ministero onorario al termine dell’arringa è scoppiata in lacrime, tanto è stato il trasporto in quella causa, l’ennesima, che trattava di violenza di genere. Tema purtroppo, da una parte, ancora e sempre nelle cronache, dall’altra, per fortuna, di cui si sta prendendo lentamente consapevolezza, non limitando l’analisi dei fatti alla sola lettura superficiale degli eventi.

Il caso Grillo ha fatto “scuola” in un ceryo senso, aprendo un dibattito serrato tra gli addetti ai lavori sui tempi di reazione delle vittime e sui comportamenti che seguono alla violenza, sia essa carnale o solo fisica.

E’ il caso, ad esempio, proprio del processo andato a sentenza oggi al tribunale di Sulmona dove la difesa dell’imputato, ha sottolineato come la ragazza, opo essere stata picchiata dal suo compagno, ha dormito con lui e ha denunciato i fatti solo giorni dopo.

Deve aver tenuto conto di questo, più che delle lacrime del pubblico ministero, la giudice che questa mattina ha condannato a due anni e sei mesi di reclusione per lesioni personali e minacce Pietro Del Cimmuto, cinquantaseienne residente a Introdacqua. L’uomo che non accettava la fine della relazione, fra le altre cose aveva preso a testate la sua ex compagna, dichiarando davanti al giudice che era stata la donna ad andare a sbattergli contro. Non è stato creduto dal giudice del Tribunale di Sulmona oggi che lo ha condannato con l’aggravante di aver causato alla ex compagna danni permanenti, oltre che un trauma al volto e uno al torace. L’uomo aveva inoltre minacciato la donna con un’ascia mentre le diceva “io stasera ti ammazzo”.

Oggi la condanna, per l’ennesimo uomo che continuava a considerare la sua ex compagna come qualcosa di sua proprietà, non accettando l’autodeterminazione della donna.