Piccoli archivisti, gli alunni del Postiglione alla scoperta delle fonti storiche

Una lezione speciale, fatta di tante domande, curiosità e stupore. Una giornata da piccoli archivisti per i ragazzi della classe IV B dell’Istituto “Postiglione” di Raiano, che nella giornata di sabato hanno potuto toccare con mano pezzi di storia del territorio e non solo, tra documenti lontani nel tempo fino ad arrivare a quelli più recenti conservati presso l’Archivio di Stato di Sulmona.

Gli alunni, a seguito di un percorso didattico curato dalla maestra Maria Antonietta D’Accriscio su “Cittadinanza e Costituzione” alla scoperta delle fonti storiche, dopo le visite dal parroco don Egidio Berardi, che ha illustrato l’archivio parrocchiale e quella nel Comune di Raiano in cui il sindaco Moca e i funzionari hanno spiegato ai ragazzi il lavoro dei diversi uffici, in particolar modo della registrazione dei dati dei cittadini e dei diversi atti, hanno concluso l’iter nel centro sulmonese che raccoglie un mole di documenti straordinaria.

A condurre gli alunni nel viaggio di scoperta e comprensione all’interno dell’Archivio di Stato la dottoressa Paola Colantoni che ha presentato ai ragazzi in un excursus ricco e interessante, le testimonianze che sono custodite all’interno dell’edificio, a partire dalla pergamena del febbraio 1253, poi una galleria di storie in quelle fonti, atti che spaziano da affitti, doti, antifonari, canti liturgici gregoriani, e poi uno dei documenti risalenti al 1300 tra più importanti per la città di Sulmona, quello che ufficializzava la nascita della Casasanta dell’Annunziata. Lo sguardo poi al cartello della razione e distribuzione di generi alimentari nei periodi più bui del nostro paese e il ricordo, attraverso le foto e e le teche, di Campo 78 nel primo conflitto mondiale.

A catturare l’attenzione sono “loro”, le pergamene, occhi incollati e naso in su ad osservare e carpire dettagli, ognuna con il suo tratto distintivo, i cambiamenti dei materiali nel lungo corso temporale, e così la conoscenza dei termini tecnici, dall’occhio della pergamena che anticipava il contenuto della stessa, il segno di tabellionato, i sigili, i processi nelle cartiere, l’introduzione della filigrana con i disegni cuciti sul foglio. Il lavoro attento di tutte le professionalità dagli archivisti, ai restauratori al paleografo nella codificazione dei testi, così pure le modalità di conservazione, catalogazione, la raccolta di materiale, le archiviazioni, la cura di ogni passaggio, nulla qui è dato al caso.

Una ricchezza documentale strabiliante che ha affascinato alunni e docenti, in un percorso che lascia la consapevolezza che ogni nostro dato diventa nel tempo a tutti gli effetti un dato storico.

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