
Si chiama “Pacentro BART 360°” il progetto che l’amministrazione pacentrana ha presentato alla Regione per accedere ai fondi del Pnrr che riguarda la “Linea A”, ovvero la realizzazione di progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante. Il progetto è incentrato sull’arte e la cultura per il rilancio del territorio, con la storia e la tradizione alla base di esso.
“Pacentro BART 360°”, progetto da 20 milioni, ha tra i suoi partner, oltre a varie aziende del territorio, anche istituzioni importanti come l’Università dell’Aquila con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale (DICEAA), il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica (DISIM). Tra i partner anche il Dipartimento di Salute Pubblica dell’Università Federico II e l’Accademia delle Belle Arti di Roma, oltre al Parco Nazionale della Maiella e il Consorzio di Bonifica. Il sindaco pacentrano Guido Angelilli si è detto soddisfatto per aver portato avanti un progetto molto complicato da preparare che ora attende il via libera per ottenere i fondi previsti.
Se Pacentro per arte, cultura, storia e tradizione bussa a danari per 20 milioni di euro…allora Sulmona che di arte, cultura, storia e tradizioni ne ha almeno dieci volte tanto, dovrebbe chiederne almeno 200 di milioni di euro.
E il Consorzio di Bonifica con l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni che c’azzecca?
Ma calete da sopra a sa pianta.
Speriamo che il neo sindaco di Sulmona sia capace di utilizzare al meglio i fondi del Pnrr con progetti seri e credibili. Le amministrazioni comunali sulmonesi sono note per a loro capaci di fasi sfilare i soldi sotto il naso. Diciamo che spesso è volentieri si distraggono.
… Come che c’entra???
Il progetto prevede la realizzazione di un “ Ecomuseo Didattico della Vella” e il Comune ha pensato bene di invitare ad aderire il Consorzio di Bonifica che dovrebbe fornire la: “ Consulenza scientifica e tecnica per la valutazione del positivo impatto dell’Ecomuseo sull’ecosistema del torrente Vella”…
È proprio il caso di dire: Dio li fa e poi li accoppia…
Comune e Consorzio che con le loro Derivazioni idriche, il primo per una centralina idroelettrica e il secondo per l’acqua di irrigazione dei terreni agricoli, mettono in secca nel periodo estivo il corso del torrente Vella per chilometri, senza rilasciare il Deflusso Minimo Vitale a valle delle derivazioni idriche al fine di mantenere la vita nell’alveo sotteso e di garantire gli equilibri degli ecosistemi interessati, provocando invece ingenti danni alla fauna e flora dell’ecosistema fluviale del torrente Vella.
Corso d’acqua già seriamente minacciato dai cambiamenti climatici e dalla scarsezza di precipitazioni meteoriche che ne hanno ridotto notevolmente la portata idrica.
Quindi unitamente al Comune, chi meglio del Consorzio di Bonifica, per una “consulenza scientifica e tecnica di valutazione “ del positivo impatto… sul corso del torrente Vella?
Sta arrivando Babbo Natale da Bruxelles, con una vagonata di euro a debito, che l’Italia dovrà restituire dal 2028 per trent’anni.
I famelici Amministratori pubblici si stanno attrezzando per sbramarsi la succulenta preda con progetti strampalati e fantasiosi, degni di un paese dei balocchi, stiamo sprofondando sotto una montagna di debiti che lasceremo in eredità alle future generazioni.
Generazioni condannate a chiedere l’elemosina e vivere in povertà.