Polemica fra Regione e bed and breakfast

È scontro fra l’associazione Abruzzobnb e la Regione. L’oggetto del contendere sono alcuni dubbi burocratici sui quali dopo il confronto negato da parte della Regione, l’associazione di categoria si è rivolta al Tar. L’associazione aveva intavolato una discussione con la precedente giunta regionale che sarebbe dovuto continuare con l’attuale assessorato al Turismo. Nonostante le numerose richieste di incontro inviate all’assessore Febbo, l’attuale giunta ha ignorato l’associazione, non rispondendo a nessuna delle sollecitazioni.

“Per questo – scrive Abruzzobnb – di fronte alla totale chiusura del nuovo assessorato e vista la necessità di dare una più aggiornata regolamentazione della normativa in vigore (Istituzione di un protocollo standard per l’apertura di un B&B in Abruzzo – tutela del marchio “B&B” – classificazione delle strutture in base ai servizi offerti – regole adeguate all’accoglienza familiare per il servizio di prima colazione – valorizzazione dei prodotti tipici territoriali – sostegno e formazione degli operatori), pur rimanendo sempre fiduciosi in un’apertura da parte della Regione e disponibili al confronto, abbiamo dovuto per forza di cose agire, ed abbiamo già notificato alla Regione Abruzzo il ricorso  al TAR per trovare risposte e soluzioni eque di fronte ai dubbi e alle forzature  normative che la categoria si trova ad affrontare con i conseguenti aggravi economici e burocratici”.

“Riteniamo che questa possa essere un’occasione per arrivare finalmente ad un riordino complessivo del settore turistico abruzzese – scrive ancora l’associazione – e siamo certi che l’assessorato al Turismo non voglia farsi sfuggire l’occasione aprendo un canale di comunicazione stabile con la nostra Associazione e con altre realtà presenti nel territorio, per dare voce e riconoscimento ad un settore in crescita costante che è in grado di offrire più di 6.700 posti letto in tutta la Regione, che rappresentano circa il 13% dell’offerta complessiva”.

“Sono profondamente rammaricato nel dover constatare nuovamente come Lucia Simioni, millantando una rappresentanza dei B&B, più desiderata che reale, non perda occasione per ricorrere a comunicati stampa, oggi persino ad un immotivato ricorso al TAR, per cercare di avere un minimo di notorietà” commenta l’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo.

“Dal mio insediamento – prosegue Febbo- avvenuto a marzo, mi sono già distinto dai miei predecessori per aver ricevuto tutti i B&B, cosa mai avvenuta in precedenza, il 2 aprile u.s. in un incontro pubblico in cui abbiamo spiegato le nostre strategie e le modifiche che avremmo apportato alla DGR 1060 del 31 dicembre 2018, fatta dal precedente governo regionale, che creava non pochi problemi al settore. Con la DGR 307 del 3 giugno 2019 abbiamo prodotto semplificazione e definito gli indirizzi per la somministrazione della prima colazione nelle strutture ricettive turistiche di Bed and Breakfast, abbiamo modificato l’atto di indirizzo, abbiamo permesso a tutte le attività operanti di adeguarsi entro il 31 ottobre”.

S.M.

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