Possibile stop al raddoppio Roma-Pescara, Di Girolamo: “Governo confuso”

L’ipotesi di un blocco improvviso al raddoppio ferroviario sulla Roma-Pescara torna a preoccupare l’Abruzzo e i suoi esponenti politici. Di certo il potenziamento del collegamento su binario tra Capitale e costa abruzzese non rientra tra le priorità del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il leader del Carroccio, infatti, non si è sbilanciato sulla realizzazione di un’opera che fino all’ultima legislatura era definita “strategica”, e che ora non si trova sicuramente in cima al taccuino del ministro.

“Le ultime per l’Abruzzo dal governo di alto profilo – incalza la senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo – dicono di un “sì” al gasdotto e un “probabilmente no” al raddoppio della Roma-Pescara. In un misto tra improvvisazione e scarsa consapevolezza, preferiscono distrarci con il Ponte sullo Stretto: costo quasi 15 miliardi, al momento non disponibili, come mettono nero su bianco i tecnici. Nel DEF ci dicono che bisogna favorire il trasporto di persone su ferro e intanto pensano di spostare su altri progetti le risorse PNRR già previste per il raddoppio della Roma-Pescara”.

La Di Girolamo chiede al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di verificare le volontà del Governo presieduto dalla sua chioccia, Giorgia Meloni.

“Colpisce ancora una volta – conclude la Di Girolamo – la discrasia tra quanto promesso e quanto fanno o hanno in mente di fare. Quello che sta accadendo non è certo rassicurante per il nostro territorio. Mi permetto di consigliare al governatore Marsilio di iniziare a farsi sentire dalle parti di Roma, quantomeno per informarsi”.

4 Commenti su "Possibile stop al raddoppio Roma-Pescara, Di Girolamo: “Governo confuso”"

  1. Brava Gabriella!
    Sempre operativa e pronta a difendere il nostro territorio .
    Salvini rispetti le promesse fatte agli abruzzesi !

  2. Che qualcuno si stia finalmente rendendo conto del grosso abbaglio e dell’immane spreco di denaro? ERA ORA!
    È da anni, prima ancora del terremoto, che a L’Aquila fanno notare l’assurdità dell’attuale tracciato ferroviario, così contorto e assurdo, che qualcuno vorrebbe addirittura raddoppiare, zigzagando nel deserto dei Tartari (anzi: nel deserto dei Peligni).
    Vari studi (taluni pure reperibili anche su internet) dimostrano, in modo incontrovertibile, che c’è un unico tracciato per l’Alta Velocità tra Roma e Pescara e tra Tirreno e Adriatico. Una linea retta, prevalentemente in galleria, tra Roma e L’AQUILA e un’altra linea retta, anch’essa prevalentemente in galleria, a traforare il Gran Sasso, tra L’AQUILA e Pescara. Da L’AQUILA Centrale dovrà poi dipartirsi un secondo ramo che, sempre in Alta Velocità e traforando il Gran Sasso, conduca fino a Teramo, Ascoli Piceno, Ancona e, infine, Venezia – Trieste.
    E invece che sta facendo sta banda di inetti? Pensa di prendere in giro gli Abruzzesi aggiustando qua e là una ferrovia ottocentesca che attraversa la terra di nessuno!

  3. … ma che difesa del territorio… ma chi lo ha mai difeso questo territorio?
    Ma ancora non ve ne siete accorti di come ci hanno ridotti… la politica e politica ti TUTTI… parlano, riparlano e straparlano tutti… ma i risultati dove sono?
    Ma di quale raddoppio della ferrovia ha bisogno la Roma – Pescara… se da Roma dopo le 18,47 non parte più nessun treno verso Sulmona e la costa adriatica?
    E la mattina, il primo treno parte alle 06,06 da Roma Termini, transita per la stazione di Roma Ostiense e arriva dopo 5 ore e 11 minuti, con un cambio treno da effettuare.
    La seconda corsa addirittura peggiorativa nella tempistica e logistica, infatti parte da Roma Tiburtina alle 11.10 e arriva a Pescara alle 17,12… dopo un viaggio di 6 ore e due cambi treno.
    E questi continuano a parlare, riparlare e straparlare di raddoppio della linea, con tempistiche di realizzo di qualche decina di ANNI, se tutto fila liscia – quando agli Utenti saranno cresciute le ALI e voleranno tutti autonomamente – ma nel frattempo, per i pendolari e per i turisti di oggi, dove sono le corse dei TRENI?
    E le corse Autobus?
    Restate con i piedi per terra, poche chiacchiere e articoli amicali, e datevi da fare per migliorare almeno il servizio all’ OGGI… che del domani non c’è certezza e, ai “ PENDOLARI”, quelli veri che ogni mattina si alzano all’alba e tornano a sera dal lavoro, non serve un ipotetico raddoppio della linea, ma CORSE in più di Treni e Autobus… ma ORA… e non domani… OGGI…

  4. … politica e politicanti TUTTI…

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