Pratola, conflitto di interessi sul recupero urbano: esordio con scivolone per Margiotta

Ha ritenuto “doveroso informare gli organi di stampa”, ma non il nostro, che la maggioranza in consiglio comunale a Pratola ha votato a tre mesi dalle elezioni una “corposa variante al Piano regolatore generale da realizzare presso il quartiere di Valle Madonna che tra le altre cose decide di modificare la destinazione d’uso da agricoli (2/3 euro al mq.) a edificabili (80/100 euro al mq.) di migliaia di mq. di terreni”.

Vincenzo Margiotta, che per tre anni ha guidato il Cogesa lì dove si trova oggi, esordisce così nella campagna elettorale che lo vede come candidato consigliere nella lista Città Futura.

Un attacco frontale alla sindaca uscente Antonella Di Nino “per dichiarato conflitto di interessi, riguardo terreni – scrive – di proprietà anche di loro parenti”. Per questo l’ex amministratore di Cogesa insinua che la strada, per la quale si è votata la variante (che variante non è) era forse finalizzata a rendere edificabili dei terreni agricoli e a costruire “centinaia di appartamenti”, evidentemente con vantaggio di chi quei terreni li possiede: “E perché sempre e solo a Valle Madonna o alla Madonna della Neve?” si chiede, annunciando che qualora vinca lui la delibera sarà immediatamente revocata.

Un esordio “con scivolone” per citare la stessa sindaca Di Nino, che non ha tardato a replicare alle accuse e alle insinuazioni: “Confondere un atto complesso come il Programma di Recupero Urbano, fatto in sinergia con la Provincia dell’Aquila e la Regione, con una variante al Piano Regolatore Generale è un errore madornale – ribatte la Di Nino – che fa del primo passo in campagna elettorale del candidato consigliere Margiotta un vero e proprio scivolone. Ci piacerebbe sapere, poi, dove ha letto che saranno costruiti migliaia di appartamenti nella necessaria zona di completamento di Valle Madonna, prevista da un Piano fondamentale per contemperare le necessità urbanistiche emerse con la realizzazione del nuovo Polo Scolastico. Una fantasia assai fervida che si scontra con gli atti, visto che l’indice di edificabilità di quei terreni ricadenti nella zona oggetto di completamento è di gran lunga al di sotto degli indici degli anni 80. Vero è che giammai potrebbero realizzarsi palazzi della portata di quelli già esistenti a Valle Madonna”. 

Un’opera, insomma, fatta per il bene pubblico e per la quale a dover uscire dall’Aula durante il voto per il conflitto di interessi, come prevede la legge, sono stati membri della maggioranza, quanto dell’opposizione.

“Al candidato consigliere in mala fede evidenziamo (del resto non lo ha saputo leggere dagli atti)  che quei terreni sono stati anche oggetto di più espropri – continua la nota della sindaca – per consentire la realizzazione del parcheggio da 60 posti, a vantaggio della comunità, e della scalinata di accesso al Polo. Altro che interessi privati! Questi sono stati lesi a vantaggio dell’interesse pubblico prevalente”. 

(aggiornamento)

Non si fa attendere neanche la controreplica di Margiotta: “Invece di offendermi inutilmente, dovreste spiegare le ragioni della scelta caduta su quei terreni, anche di proprietà di Vostri parenti – scrive il candidato consigliere -, questo sarebbe un argomento, senza dilungarVi in tecnicismi che noi, che non abbiamo studiato come Voi a Oxford, non riusciamo a comprendere. In ultimo, i parcheggi, le strade, gli sbocchi, le rotonde, gli accumuli di acqua piovana  si possono fare anche senza modificare la destinazione d’uso di terreni di Vostri parenti da agricoli in edificabili”.

4 Commenti su "Pratola, conflitto di interessi sul recupero urbano: esordio con scivolone per Margiotta"

  1. C’è chi nasce tondo e c’è chi nasce quadro

  2. Da che pulpito viene la predica ! Pazzesco
    Forza Antonella

  3. Ma perché continuare a tagliarsi i cojotes per fare un dispetto alla moglie?

  4. Cantina vinicola | 12 Maggio 2022 at 11:08 | Rispondi

    Con la mano, con la mano, con la mano, ciao ciao….

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