Pratola, i civici insistono: “Violato lo Statuto”

I civici dell’opposizione di Pratola Peligna insistono: le giustificazioni addotte dalla rieletta sindaca Antonella Di Nino al prefetto non reggono, secondo loro, alle presunte violazioni dello Statuto comunale. I due consigli comunali convocati per il 29 giugno, insomma, sono da rivedere se non da sconvocare.

I consiglieri Margiotta e Di Simone, in particolare, battono sulla mancata comunicazione e condivisione della convocazione: “Malgrado il citato whatsapp i nominativi dei gruppi e dei capigruppo non ci sono – scrivono i due -; dove ha letto che il candidato sindaco della minoranza è automaticamente capogruppo di tutti i consiglieri di minoranza? Dove ha letto che la conferenza dei capigruppo può tenersi con uno dei consiglieri comunali eletti (e non ancora nominati in consiglio) peraltro via whatsapp senza che nulla sappiano gli altri?”.

Insomma la Di Nino doveva coinvolgere tutti e non solo il suo sfidante Alfonso Fabrizi che, non a caso, non ha firmato la richiesta al prefetto.

Nel merito, poi, Margiotta e Di Simone, continuano a chiedere che due punti all’ordine del giorno della prima adunanza vengano espunti perché non previsti e che a convocare la stessa, ovvero la prima assemblea, debba essere la consigliera anziana (Chiara Cavallaro) e non la sindaca.

“Prendendo atto delle scadenze previste per il 30 giugno di alcuni argomenti ricordiamo al sindaco – concludono – che quegli argomenti potevano essere approvati nei termini previsti dalla precedente consiliatura”.

Commenta per primo! "Pratola, i civici insistono: “Violato lo Statuto”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*