Pratola Peligna, al D’Andrea gli ultimi due appuntamenti della stagione

Mancano due appuntamenti al termine della stagione teatrale 2024-2025 del teatro D’Andrea di Pratola Peligna. A ricordare gli spettacoli in programma nel teatro comunale pratolano l’associazione Classemista Teatro organizzatrice di una stagione iniziata lo scorso 20 ottobre con spettacoli, concerti, teatro per ragazzi, interventi teatrali in strada e laboratori. “Un bellissimo viaggio attraverso forme artistiche capaci di far emozionare, riflettere ed anche sorridere e ridere”.

Primo appuntamento il 24 aprile alle ore 20.45 con lo spettacolo dal titolo You to Rome – La storia di Iride, con la regia di Candida D’Abate e le attrici Patrizia Di Genova e Laura Tiberi. “Ricordare ancora una volta Iride Imperoli, figura importante della Resistenza umanitaria in cui le donne hanno svolto un ruolo determinante”, questo lo spirito di uno spettacolo che porta in scena la storia di Iride che, animata dalla solidarietà dell’organizzazione spontanea nata tra la gente semplice e povera del Borgo Pacentrano a Sulmona e sotto la guida di semplici contadini come Roberto Cicerone o il dentista Mario Scocco, accompagna e mette in salvo parecchi ufficiali alleati ed ebrei. Tra loro, William Simpson, John Furman, Joseph Pollak e Sam Derry che diventerà il braccio destro di monsignore O’Flaherty impegnato con la Rome Organization a salvare oltre tremila persone tra prigionieri alleati ed ebrei.
“Una donna importante che, spinta da un irrefrenabile desiderio di pace e di giustizia, riesce a lasciare segni importanti nella storia al fine di liberare l’Italia dall’occupazione nazi-fascista”.

Il 26 aprile alle ore 17.45 l’ultimo appuntamento della stagione teatrale con lo spettacolo di e con Pietro Faiella Secondo Giuda. Liberamente tratto dal romanzo La Gloria di Giuseppe Berto, lo spettacolo si presenta sotto forma di monologo, “una confessione aperta del dubbio, del tormento e dell’impazienza di Giuda Iscariota”. Il racconto è quello della vicenda evangelica osservata dal punto di vista dell’apostolo dove “l’emozione per l’incontro con Cristo e la passione del tradimento vengono rivelate come autobiografia di un’anima accesa, moderna e incapace di metafisica”.
Pietro Faiella in un post dello scorso 21 aprile ha scritto ”…Grazie al Teatro D’Andrea di Pratola Peligna e a Candida D’Abate per aver voluto dare voce al ‘reietto’. Nel giorno della morte di Papa Francesco riporto le sue parole su l’uomo più solo di tutta l’umanità. Una cosa che attira la mia attenzione è che Gesù mai gli dice traditore, dice che sarà tradito ma non dice a lui traditore. Anzi, gli dice amico e lo bacia”.

Una stagione teatrale con diciotto appuntamenti quella che sta per chiudersi al D’Andrea di Pratola Peligna che gli organizzatori paragonano a “una una nave che torna in porto dopo un lungo viaggio durato una stagione. Rivedi le tappe, le soste, gli approdi più disparati e lontani, pensi ai compagni che ti hanno accompagnato, all’equipaggio. Pensi alle tempeste che ti hanno sorpreso e a volte spaventato ed alle feste per l’arrivo nei porti più esotici e festosi”. Un viaggio che non si dimentica, che concludono da Classemista “ti rimane appiccicato sulla pelle un po’ come il sale dopo il bagno in un mare cristallino, a volte ti è sembrato di stare in apnea come in un tuffo, appena spente le luci e di tornare a respirare all’applauso finale. Che viaggio incredibile”.



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